Il debito pubblico è un tema che affligge da tempo numerosi Paesi, tra cui l’Italia e gli Stati Uniti, con cifre che ormai hanno raggiunto livelli astronomici. Una situazione apparentemente paradossale, visto che non si comprende chiaramente chi siano i reali creditori che vantano somme così ingenti.
Fabio Duranti, nell’ultimo suo editoriale, affronta con decisione il tema, ponendo una questione cruciale spesso ignorata dalla politica e dalla finanza internazionale. Secondo Duranti, il problema centrale non è solo la dimensione enorme di questi debiti, ma l’identità stessa di coloro che detengono il credito.
«Ma chi è il creditore? Debiti nei confronti di chi? Perché noi qui abbiamo due possibilità: o questi creditori esistono realmente, ed è un grande problema, oppure siamo davanti a qualcosa di incomprensibile», afferma Duranti. Una questione aperta, complessa e scomoda che solleva dubbi profondi sul funzionamento del sistema economico globale e sulla trasparenza dei poteri che realmente governano le sorti finanziarie dei Paesi e delle persone comuni.
La domanda di Duranti resta per ora senza risposta, ma l’invito ad approfondire la questione appare sempre più urgente e necessario.
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