“Chi può credere che Russia si fermerà all’Ucraina?“. Ed è così che nel suo discorso alla Francia, Macron giustifica la spesa UE di 800 miliardi degli europei per le armi. Tanti i temi trattati dal Presidente della Repubblica francese: dalla “minaccia russa” ai discorsi patriottici (intonando un classico pre-bellico: “La patria ha bisogno di te e del tuo impegno“); da Trump a Zelensky, poi a nuovi vertici. Macron ha anche infastidito la Russia parlando della possibilità di aprire la deterrenza nucleare. “Questa è, ovviamente, una minaccia“, dichiara il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. “L’Europa è competitiva“, ha detto Macron in riferimento alle posizioni di Trump sull’Ucraina. “L’Europa ha forza e talento per competere“. Intanto Zelensky ritorna nelle stanze dell’UE per un altro summit, prima di volare ancora in direzione Washington dopo la lite col presidente USA. Ed è qui che l’Eliseo crea scompiglio nella fermezza dimostrata in tv da Macron.
La portavoce del governo francese dice che la missione di Macron (dirigersi negli USA con Zelensky e Starmer) “è prevista”.
Poco dopo arriva la smentita direttamente dalla presidenza francese: “No, non è prevista nessuna visita di Macron a Washington“.
L’editoriale di Daniele Capezzone in diretta.
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