Un’indiscrezione pubblicata da El País e ripresa dal corrispondente da Bruxelles per TgCom24 Francesco Panetta rivela che l’Unione Europea si appresta a chiedere ai cittadini di fare scorte di emergenza. Secondo Panetta, “Bruxelles chiederà agli europei di avere riserve di farmaci, acqua, cibo, batterie elettriche per 72 ore”, in vista di potenziali crisi come guerre, attacchi informatici o effetti della crisi climatica. La proposta sarà presentata ufficialmente mercoledì 26 marzo 2025 dalla Commissione Europea.
Panetta sottolinea che, nell’agenda europea che riguarda anche il riarmo, “al primo posto c’è la guerra”, con la minaccia russa percepita come prioritaria, specialmente dai paesi baltici, Polonia e Finlandia, che per storia e vicinanza geografica vivono il conflitto con maggiore urgenza. “Questa proposta è stata elaborata seguendo le indicazioni di quei paesi che per la loro storia vivono la minaccia della Russia”, spiega il corrispondente, evidenziando come nazioni come Finlandia, Svezia e Belgio abbiano già adottato simili misure. Tuttavia, l’idea di estendere un kit d’emergenza a livello europeo sembra riflettere un atteggiamento più belligerante, che stride con l’obiettivo di rassicurare i cittadini, alimentando invece tensioni e interrogativi sul ruolo dell’UE tra pace e preparazione al conflitto.
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