L’emittente televisiva belga RTBF è stata protagonista di una scelta particolare: abbandonare il concetto di diretta e mandare un contenuto in ritardo di qualche minuto. Qual è il contenuto? Il discorso di insediamento di Donald Trump come 47esimo Presidente degli Stati Uniti.
“Abbiamo osservato casi in passato – spiega Aurélie Didier, vicedirettore di RTBF – in cui Donald Trump è stato autore di commenti razzisti, di estrema destra, che potrebbero incitare all’odio o diffondere disinformazione. Abbiamo quindi deciso di trasmettere questo discorso con un leggero ritardo, per avere il tempo di analizzarlo”, per poi scegliere eventualmente di non mandare in onda parti del discorso considerate non idonee. E così parte il fact checking in tempo reale. “Non si tratta di censura, si tratta di responsabilità”, ha spiegato sempre la Didier.
Daniele Capezzone, direttore di Libero, ha commentato in diretta.
“Quindi c’è un bambino piccolo e poi c’è qualcuno che non si sa per quale ragione può stabilire quello che il bambino piccolo può sentire o no. Ma che c***o di democrazia è questa in cui ci trattano da bambini piccoli? Noi non siamo bambini piccoli, siamo persone che pagano le tasse, che tengono in piedi il carrozzone, che hanno tutto il diritto di sentire tutto, e poi di farsi un’idea“
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