InfoCert, uno dei principali gestori italiani del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), ha recentemente subito un attacco informatico che ha portato alla sottrazione di circa 5,5 milioni di dati personali. Queste informazioni, comprendenti 1,1 milioni di numeri di telefono e 2,5 milioni di indirizzi email, sono state messe in vendita sul dark web.
L’azienda ha precisato che l’attacco ha coinvolto un fornitore esterno responsabile della piattaforma di assistenza clienti, utilizzata per gestire le richieste degli utenti. InfoCert ha assicurato che i servizi principali, come SPID, firma digitale e posta elettronica certificata (PEC), non sono stati compromessi.
“Un episodio gravissimo“, commenta Fabio Duranti, “dovrebbe farvi capire che i vostri dati immessi su server terzi, gestiti da terzi, potrebbero essere compromessi in qualsiasi momento. Mettete tutti i vostri dati sensibili su queste piattaforme perché è comodo? Ecco le conseguenze“
Ascolta il commento di Alberto Contri e Vanni Frajese ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’ qui.
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