“Colleghi, sarò estremamente felice di vedervi in prima linea al fronte, visto che siete così contenti di illustrare dalla mattina alla sera in quest’aula come dobbiamo condurre una guerra infinita contro la Federazione russa“.
Ad alzare la voce tra i seggi dell’Europarlamento è Milan Mazurek, giovane deputato slovacco non iscritto a nessun partito europeo.
L’aggravarsi del conflitto tra i Paesi NATO e la Russia porta il 30enne slovacco fare una denuncia precisa: “Siamo sull’orlo della terza guerra mondiale, e tutto ciò che quest’aula riesce a tirar fuori è di combattere ancora più duramente? Di bombardare ancora di più l’unico Paese che parla un minimo di pace?“. A Strasburgo infatti, o a Bruxelles – i due luoghi delle plenarie del parlamento europeo – il tema bellico viene trattato sempre e solo nello stesso modo.
Il testo della discussione di martedì recita: “Rafforzamento del fermo sostegno dell’UE all’Ucraina contro la guerra di aggressione della Russia e la crescente cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia”. Il messaggio è chiaro: niente diplomazia, e il “rafforzamento” del sostegno all’Ucraina avverrà presumibilmente a ogni costo, forse anche quello di innescare una guerra nucleare. Ipotesi che attualmente trova forti segnali concreti, come gli spari dei missili statunitensi e britannici in territorio russo, o le teorie franco-anglosassoni di mandare i propri soldati a combattere sul campo.
Il problema, dice il deputato slovacco, è che “è facile dire questo per voi, visto che tanto in guerra non ci andrete voi“.
L’intervento del deputato Mazurek tradotto in italiano.
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