La favola del giornalismo finita e dimenticata?
L’impressione di Fabio Duranti non si discosta da questa ipotesi.
Dall’epoca Covid, ma non solo, ai forse prossimi trattati OMS in cui si parla di “infodemia”, la censura si è abbattuta contro chi ha deciso di raccontare le vicende meno raccontate dal mainstream. Non è una singolarità osservare piattaforme social bloccare, sospendere, limitare, cancellare chi va controcorrente. Quello che però stupisce è la reazione altrettanto singolare, o forse non troppo. Che si tratti di una devianza storica peculiare del nostro tempo quella di rimanere indifferenti all’appropriazione indebita della libertà di parola e d’indagine?
D’altronde, cos’è il giornalismo se non lo scoperchiare quello che non può essere scoperchiato da chiunque?
Nell’editoriale di Duranti l’appello è rigido: “Riprendetevi il vostro diritto ad essere informati!“
In questo giorno sarà meglio rimanere a casa perché il grande caldo si prenderà una…
La Rai ha preso una decisione che non piacerà a molti telespettatori: un amato programma…
C'era tempo fino al 9 giugno ed è stato sufficiente: il ricorso contro la commercializzazione…
Oltre ai problemi in casa Ferrari ormai sotto gli occhi di tutti, arriva la notizia…
In attesa della partenza della Grande Boucle si cominciano a susseguire notizie ed indiscrezioni sui…
Nelle prossime ore tante persone riceveranno un accredito di 200 euro dall’Inps. Ecco perché. 200…