Un altro noto meteorologo – anzi, forse il più noto di tutti – si oppone all’allarmismo sul caldo.
“Non è l’estate più afosa di sempre. Basta terrorismo sul clima” dice Mario Giuliacci, fisico dell’atmosfera e fondatore di Epson Meteo. In controtendenza però con i quotidiani generalisti, che in questi giorni si sbizzarriscono con titoli apocalittici; il tutto volto a catalizzare l’attenzione sul cambiamento climatico, e dunque sui mea culpa dell’uomo.
Cambiamento che però non c’è, o almeno non come descritto sulle prime pagine: “Parte tutto da un articolo improvvido dell’Agenzia Spaziale Europea che misura anche la temperatura del suolo, riportando 47°, 48° e 49° in Francia, Italia e Spagna e affermando che nei prossimi giorni avremmo raggiunto anche i 50°. Ma non si tratta delle temperature dell’aria, provate a mettere una mano nell’asfalto: a due metri di altezza non c’è quella temperatura“.
“Ci sono molti che guardano sul cruscotto della propria auto, ma il sensore di temperatura sta dentro l’involucro dello specchietto anteriore (lato guida). Quando l’involucro si scalda dopo ore al sole è chiaro che quel sensore ti dice che ci sono 48°, è assolutamente inaffidabile.
Così come quelli che troviamo nelle pareti dei palazzi e delle farmacie. Sono errate le temperature che riportano, perché la parete laterale del palazzo ovviamente riscalda anche il termometro. Sono affidabili solo di notte.
Molti poi mettono il termometro sul davanzale della finestra per misurare la temperatura dell’aria: il sole riscalda il liquido del bulbo che sta dentro il termometro e si otterrà così la temperatura di quel liquido, non dell’aria“.
“Delle notizie date sono i 50°C che non ho digerito, perché significa fingersi acculturati celando però un’ignoranza colossale. Pensate a un anziano che ascolta la notizia: pensa che morirà, visto che non sopporta neppure i 40°C.
Noi purtroppo siamo attratti da queste notizie come siamo attratti dalle voragini. Soprattutto i più anziani vanno a caccia di queste notizie sul clima tutto il giorno, e adesso sono pieni di queste notizie sulla tempesta di calore.
Peraltro la tempesta è un termine da utilizzare solo per il vento, non ha niente a che vedere con la temperatura, con l’umidità o con clicloni e anticicloni“.
“I nomi dati all’anticiclone? E’ sempre l’anticiclone africano. La gente pensa che arrivi Caronte o Scipione l’Africano e si allarma, ma è una roba da barzelletta“.
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