Dopo essere stata sanzionata con la perdita di 10 punti in campionato per lo scandalo plusvalenze, la Juventus ha patteggiato una multa di 718mila euro per la cosiddetta manovra stipendi. L’ex presidente Andrea Agnelli invece ha scelto di non patteggiare, il 15 giugno è fissata la data del processo. Se sembrano così conclusi i guai legali per la società bianconera, la partita in Europa è ancora tutta da giocare. La vicenda della Superlega e la condanna per anti sportività pesano sulla decisione che dovranno prendere i vertici del calcio europeo. I tempi sono stretti, a fine agosto si giocano i playoff di Conference e ci sono da decidere i sorteggi. Quindi a breve vedremo come si muoverà l’Europa, se condannare la società con una multa o arrivare alla estromissione diretta dalle coppe. Per parlare della vicenda abbiamo chiesto l’aiuto del giornalista Mario Mattioli.
“Chiedere il patteggiamento è riconoscere la propria colpevolezza. Hanno rinunciato ai ricorsi cercando la pena meno grave possibile. La storia dei punti assegnati agli ex dirigenti, ricaduti poi sulla squadra, è ridicolo e non degno di una società civile. Patteggiare è stato come autodenunciarsi e andrà a influire anche sulle decisioni dell’Uefa. Considerando i cattivi rapporti degli ultimi anni potrebbe arrivare una bastonata“.
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