L’emergenza pandemica ha posto in evidenza la fragilità dei sistemi democratici e del mondo dell’informazione. Nell’acme della diffusione del Covid-19 in nome di una “guerra” contro il virus si è assistito ad una limitazione significativa delle libertà individuali e del libero pensiero. Quanto di tale metodo è ancora oggi attivo nel limitare possibili voci discordi?
Il prof. Alberto Contri, esperto di primissimo piano dei sistemi comunicativi, non ha alcun dubbio. La fine della pandemia non ha di fatto posto fine a fenomeni di vera e propria #censura. Per Contri la necessità oggi di “ricostruire” quelle fasi concitate della pandemia mettendo sotto il tappeto responsabilità ed errori ha condotto molti media ad una rinnovata aggressività verso il pensiero critico e difforme, nuove forme di cancellazione e revisione delle voci discordi.
No è assolutamente il WC l'oggetto più sporco che abbiamo in casa: lo usiamo quotidianamente…
Vero e proprio colpo di scena che mette in allarme tutti gli appassionati di tennis.…
Come avere strofinacci realmente igienizzati: metterli direttamente in lavatrice non basta e se lo hai…
In Italia il problema dei salari troppo bassi è centrale. Mentre falliscono referendum con quesiti…
Affrettati, torna da Lidl l'immancabile accessorio per l'estate che ti fa stare fresco e ti…
Cambia tutto in vista della partenza del Tour de France. A poche settimane dall'inizio della…