Un processo di militarizzazione della società. Per il prof. Geminello Preterossi, professore ordinario di diritto dell’Università di Salerno, si è assistito ad un processo di slittamento della democrazia verso “una trasformazione della forma politica in Occidente verso una sorta di tecnopolitica”. Fondamenta di tale mutazione genetica del sistema democratico prima l’emergenza Covid-19 e successivamente la guerra in Ucraina. In entrambi i casi si è assistito alla volontà di neutralizzare il dissenso e ogni forma di pensiero alternativo.
Preterossi individua dunque un continuità di fondo tra gestione coronavirus e guerra. Continuità da individuare sia i per problemi strutturali ma soprattutto nelle dinamiche comunicative: una logica binaria, basata su una distinzione manichea e l’individuazione di un “nemico, creare capro espiatorio, impedire un dibattito libero basato sui fatti”. Il pericolo è quello di una mobilitazione totale in cambio di “una smobilitazione della idee e del pensiero critico”
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