“Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”
Questo il quesito che gli attivisti del Movimento 5 Stelle sono stati chiamati a votare nella giornata di oggi. Un quesito che per il Senatore Gianluigi Paragone, ex grillino e oggi a capo del partito Italexit, è un vero e proprio insulto alle intelligenze dei militanti pentastellati.
“Si impuntano su una cosa che hanno già deciso – ha detto in diretta video sulla sua pagina Facebook – vorrò vedere laddove capitasse la vittoria di chi spera di non entrare nel governo che cosa farebbero, secondo me entrerebbero lo stesso perché l’esito è già scritto, è scritto nella testa di Grillo, Di Maio e soci”.
“Loro devono difendere il privilegio di stare dentro i palazzi – ha continuato – il quesito su Rousseau è un’offesa. Pensate davvero che Draghi stia appeso al quesito su Rousseau? Ma per piacere. Non funziona così. Ha spalle ben più coperte. Qualsiasi sarà il risultato su Rousseau la decisione è già presa”.
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