Dalla mattina alla sera, da circa 9 mesi, i virologi di tutta Italia affollano e assediano gli studi televisivi con i loro pareri, spesso dissonanti gli uni dagli altri. Prima del covid si contavano con una sola mano i medici presenzialisti del piccolo schermo, adesso qualsiasi talk degno di questo nome sembra non poterne fare a meno.
Questo flusso continuo di interviste, commenti, opinioni tecnico scientifiche favoriscono sì la formazione di un pensiero proprio del cittadino. Però come effetto contrario, già manifestato più volte in questo tempo, generano contraddizioni e aggregano notizie fino a sprofondare in una vera e propria infodemia.
“Siamo dentro a un frullatore dove ognuno dice la sua, dove ci si alza al mattino si va in televisione e si spara la prima scemenza”, sostiene Fabio Duranti ai microfoni di Francesco Vergovich. Queste le sue parole a “Un giorno speciale”.
“Siamo dentro a un frullatore dove ognuno dice la sua e dove ci si alza al mattino si va in televisione e si spara la prima scemenza. Abbiamo assistito a tantissime bugie, tantissime illusioni. Tanti hanno tutte queste grandi certezze che poi si sgretolano.
Ad oggi sono stati spesi 100 miliardi dei 700 che avevano promesso, fiumi di denaro che non sono arrivati. E quei 100 in cosa sono stati spesi? Invece che in strutture sanitarie sono stati spesi in banchi a rotelle e monopattini. Questi soldi sono stati buttati”.
“Quante cose noi abbiamo sentito in questi mesi? Tante. Anche prima sentivo Mattia Feltri che diceva che ‘bisognerà fare un lockdown, tutti a casa, tutti chiusi. Anche la Svezia’. Ha dato intendere al pubblico che anche lì, che non hanno mai fatto lockdown, adesso lo devono fare perché stanno nella merd**. Cosa che verrà smentita.
Questo giornalismo d’opportunità di persone che pur di fare titoloni, di impaurire la gente, perché la paura ti fa tornare a vedere se è cambiato qualcosa… Il bollettino del terrore, tutti lì a cliccare, vedere se la tua zona sarà arancione, gialla, rossa, verde, blu. Conte si diverte, gioca a colorare tutto, solo che stanno giocando con la vita reale delle persone.
L’informazione gioca a questo: ormai sempre le stesse persone stanno lì nei talk show, litigano fra di loro, però loro continuano a incassare il loro denaro. Sono tutte persone che hanno uno stipendio garantito, hanno una loro visibilità. Però continuiamo a fare show televisivi con questi pseudo virologi”.
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