“Sul territorio della Regione Lazio, dalle ore 24:00 alle ore 5:00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative (il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa), gli spostamenti motivati da situazioni di necessità o d’urgenza, ovvero per motivi di salute”.
È coprifuoco, dunque, nella Regione Lazio. Si tratta del terzo provvedimento regionale dopo Lombardia e Campania ed è stato reso noto nella serata di ieri per mezzo di un’ordinanza firmata dal Presidente Zingaretti.
Il documento, corredato del modello di autocertificazione da compilare e consegnare nel caso in cui ci si ritrovi a spostarsi dopo le 24:00 per le ragioni indicate, ha scatenato diverse reazioni. Se volto ad arginare i “pericoli” della movida, perché imporre il coprifuoco anche a tutti i piccoli paesini? Era davvero necessario questo provvedimento alla luce della grande percentuale di asintomatici che compongono i dati Covid giornalieri?
In diretta a ‘Un giorno speciale’, con Francesco Vergovich e Marco Guidi, il Direttore Ilario Di Giovambattista ha dibattuto animatamente della questione con il Vicepresidente della regione Daniele Leodori. Ecco cosa si sono detti.
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