Il timoniere di un gruppo a prova di bomba. Simone Inzaghi e la Lazio, ormai, sono una cosa sola. Una vita passata in biancoceleste, da giocatore e da mister, che durerà ancora a lungo. Immobile e compagni hanno appena inaugurato una nuova stagione con il successo sul campo del Cagliari.
Un 2-0 secco che, forse ancor di più, ha portato alla luce la necessità di completare al meglio la rosa con innesti oculati nei ruoli più bisognosi di rinforzi. Prima di comprare, però, la Lazio deve necessariamente sfoltire con alcune cessioni che tardano nel concretizzarsi. Intanto Hoedt e Fares aspettano per aggregarsi ufficialmente al contingente capitolino.
“E’ stato un bellissimo sabato per tutti. Sappiamo però che nel calcio ci sono tante gare ravvicinate e i momenti cambiano. Però è anche giusto festeggiare una giornata che per la nostra famiglia è stata una bellissima giornata di esordio”.
“Ognuno di noi, da calciatore e allenatore, penso che abbia il proprio percorso. Evidentemente il mio percorso era quello di cominciare dalla Lazio. Per Pippo invece il destino era quello di cominciare dai giovani del Milan e poi riconquistare la Serie A con più fatica e 2 o 3 campionati vinti. Fermo restando che noi allenatori dipendiamo sempre dalle rose a nostra disposizione. Noi abbiamo la fortuna avere la fortuna in quello che facciamo e questo, sicuramente, ci aiuta nel lavoro”.
“Secondo me ha tante chance per rimanere in A. Perché ha una società organizzata ed un allenatore con uno staff molto preparato. E’ normale che, il più delle volte, le 3 neopromosse sono quelle più a rischio. Sono convinto che Spezia, Crotone e Benevento se la giocheranno fino alla fine sperando di coinvolgere altre squadre nella lotta alla salvezza”.
“Stiamo lavorando per allargare le rotazioni. Sappiamo che, in questo momento, probabilmente 3 partite in una settimana non ci volevano. Ci stiamo attrezzando con la società per avere più alternative in rosa. Per quanto riguarda Hoedt e Fares c’è, come già detto, un problema di indice. Per far entrare nuovi giocatori, ne devono uscire altri. In questo momento abbiamo uscite che non si stanno concretizzando e che stanno rallentando il nostro mercato. Adesso dobbiamo lavorare bene nei prossimi quattro giorni per le prossime partite molto importanti. Si ripartirà il 16 ottobre con maggiori rotazioni e la squadra più completa”.
“Lo conosco. E’ un giocatore di qualità che ci potrebbe aiutare tantissimo. Adesso sinceramente non mi va di parlare di giocatori che non sono nostri. Abbiamo la fortuna di avere Igli Tare che in queste cose ci sa fare. Vedremo poi se Pereira arriverà o no”.
“Evidentemente sono state scritte cose non vere. Non c’è nessun problema. Con il Presidente c’è sempre stato un rapporto normale come dal 2004, da quando ci siamo conosciuti. Ognuno fa il proprio lavoro e cerca di farlo nel migliore dei modi. Sono qua da tanti anni e mi rapporto personalmente con Tare e Peruzzi. Con il Presidente c’è grandissimo rispetto, ci sono confronti quasi quotidiani ma con molta tranquillità. Non c’è nessuna fretta di fare il contratto”.
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