Il Governo ha scelto a suo tempo di percorrere la via del confinamento e ora emerge limpidamente dai verbali desecretati – o perlomeno per quella parte che è stata desecretata – che il Comitato Tecnico Scientifico non aveva proposto la via del lockdown.
La contraddizione sta nel fatto che il Governo si affida al CTS e poi agisce contravvenendo alle sue proposte. La conseguenza è palese: se si è scelta la via del lockdown ciò non è dipeso da motivazioni tecnico-scientifiche, quindi è dipeso da scelte squisitamente politiche che nulla hanno a che vedere con la questione sanitaria.
Ora, anzichè riconoscere il grave errore che è costato la vita a molte imprese e imprenditori, il Governo sceglie la via del negare tutto fino alla fine.
Su Repubblica vi è un intervento del Ministro Speranza che testualmente dice: “Chiudere scelta giusta, ha salvato il Paese”. Parole invereconde. Su che basi chiudere abbia salvato il paese non è dato saperlo. Sui verbali non vi è alcuna traccia del nesso tra lockdown e calo della curva epidemiologica.
In sostanza il Governo è responsabile di quella che resta una scelta politica. Sono le prove tecniche generali del nuovo capitalismo terapeutico che chissà quante volte ancora costringerà la popolazione agli arresti domiciliari.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro
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