“A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente de fogna. Lassa perde”. No, non è una dedica scritta su un muro, è l’incipit del testo comparso ieri sul blog di Beppe Grillo. Un sonetto in romanesco firmato da Franco Ferrari e riportato sul blog del garante del Movimento 5 Stelle.
Le parole sono rivolte al Sindaco di Roma Virginia Raggi, naturalmente, ma la “licenza” poetica sono in tanti a non averla gradita. La stessa Sindaca, nel ringraziare per il sostegno, ha infatti precisato che a suo giudizio le parole con cui il sonetto si è rivolto ai cittadini sono state eccessive.
Durissima la replica dell’Europarlamentare leghista Antonio Maria Rinaldi che ha subito pubblicato sui suoi canali un video rivolgendosi così a Beppe Grillo: “Non scrivere caz**te: sciacquati la bocca quando parli dei romani. Avete insultato i romani, avete ridotto Roma una m**da. Non aspettiamo altro che andare a votare per mandare via la sindaca di Roma”.
Stefano Molinari e Luigia Luciani lo hanno intervistato a ‘Lavori in corso’ per saperne di più sulla sua reazione. Ecco cosa ha raccontato in diretta Antonio Maria Rinaldi.
“Le buche di Roma sono colpa dei romani? Che Roma sia peggio di Kabul dopo i bombardamenti è colpa dei romani? Cassonetti senza che qualcuno tolga la spazzatura per più di una settimana, è colpa dei romani? La gente se la tiene sotto al letto la mondezza? Ecco e allora, non diciamo caz**te!
L’autore del sonetto si professa romano, ma ha dimostrato di non mettere il muso fuori casa da tanto tempo altrimenti quelle quattro caz**te non le avrebbe scritte.
Io mi sono fatto un’opinione: Grillo ha postato questo sonetto per giubilare la Raggi, l’effetto che ha avuto è di essere stato mandato a quel paese, questa volta lui, da tutti quanti. Ponendosi in quel modo l’ha fatta fuori! Le ha proprio sparato una mitragliata addosso. Se vai a prendere certi temi… A Roma sono tutti incaz**ti perché Roma è diventata un merdaio, nel senso più stretto della parola.
Quelli di prima hanno fatto schifo, d’accordo. Ma lei è stata eletta per cambiare. Se non fa nulla o addirittura peggiora, uno si inca**a. Bisogna essere obiettivi: la Raggi ha fallito. Roma è lurida più zozza di prima, alberi che ti cadono in testa… Che è questo cambiamento?
Io sindaco di Roma? Nemmeno se mi sparassero in testa! C’è un motivo molto semplice: sono vecchio, ci vogliono energie, e poi per poter fare il sindaco bisogna avere la coscienza di far bene le cose. Io sono un persona responsabile, so che non potrei dare il 101% per quella poltrona per cui direi vi ringrazio ma no.
Ieri mi hanno chiamato in centomila persone per dirmi di dirgli qualcosa e io ho fatto un video in romano, ho detto: ma che caz** stai a di’, hai ridotto Roma una mer**, ma che stiamo a gioca’? Ho detto quello che penso da romano. Ho interpretato il sentimento: ma come ti permetti? Grillo è di Genova! A malapena capisce cosa stiamo dicendo… Viene a Roma due tre giorni, va in albergo: si andasse a fare un giro in periferia!
No, sicuramente non le ha fatto un favore. Secondo me è la giubilata, la botta finale alla Grillo. Sfido chiunque a dire che Roma sia senza buche. Che facciamo? Ma poi scusate, mi sapete dire un’altra città europea che ha le strade in quella maniera? Gli autobus di Roma, una meraviglia… E poi arriva Grillo a dire che noi siamo nelle fogne? Ma vaffa***lo va!”
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