La Lazio ha vinto la partita forse più complicata, per le assenze e la difficoltà di tornare in campo appena tre giorni dopo Bergamo.
E infatti la squadra ha sofferto per un’ora, faticando a trovare le solite accelerazioni e consentendo a Ribery di far sfoggio delle sue straordinarie e riconosciute qualità. Il tutto all’interno di una squadra, quella viola, che ha disputato una gara di assoluto livello, sfiorando anche il raddoppio, negato soltanto da una traversa.
Poi la Lazio ha tirato fuori tutto il suo orgoglio, il suo cuore, per battere la Fiorentina e tenere in vita un campionato che altrimenti avrebbe fatto calare il suo sipario con tante giornate d’anticipo.
Prima ci ha pensato Caicedo, conquistandosi un rigore largamente contestato dalla Fiorentina e poi realizzato da Immobile. Alla fine la vittoria porta la firma di Luis Alberto, che ha i colpi del grande giocatore e anche nei momenti più difficili riesce a mantenere la lucidità per scegliere la giocata più produttiva.
Il suo gol-vittoria è un concentrato di classe e precisione, un colpo secco sul primo palo per rispondere al successo della Juve con il Lecce e riportare la Lazio a meno quattro.
A differenza di tre giorni fa a Bergamo, stavolta è stato Inzaghi a vincere in rimonta. La corsa scudetto non è finita.
Alessandro Vocalelli
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