Commissari, esperti, consulenti: circondarsi di persone preparate è il miglior presupposto per decidere cosa fare, soprattutto in una situazione epidemica come questa.
La domanda alla quale Enrico Michetti e Fabio Duranti tentano di rispondere a ‘Un giorno speciale’ è come mai il Premier si serva di circa ulteriori 1500 funzionari, tralasciando le copiose risorse che ad un Presidente del Consiglio in tale ambito sono garantite.
Ogni nomina, come spiega il direttore della Gazzetta Amministrativa deve essere attuata tramite Dpcm, dunque con un atto diretto del Premier Conte, che inoltre suscita nuovi dubbi sull’utilizzo di questo strumento esecutivo e sulla sua costituzionalità.
Ecco cosa hanno detto a riguardo Fabio Duranti e Enrico Michetti con Francesco Vergovich.
Il Dpcm di per sé è un atto incostituzionale se va a limitare la libertà e se va a limitare il lavoro. Quelli sono principi fondamentali su cui si reggono la Costituzione e il Paese e non possono essere frutto di un atto monocratico, calpestati dalla volontà di una sola persona.
E’ stato realizzato il Ponte Morandi riducendo del 90% la burocrazia, disapplicando le leggi anticorruzione, offrendo massima fiducia alle imprese e al funzionario pubblico, creando occupazione. Tanto Pil, tanto lavoro, zero sospetto, zero polemiche politiche, tanta capacità, esperienza, competenza e volontà che oggi nel nostro paese teniamo volontariamente a casa.
Ma non avete ancora capito che il boom economico nasce dal lavoro?
Neanche sotto i bombardamenti vengono chiuse le imprese, semmai vengono trasmutate le attività, ma non chiuse le imprese. Noi siamo nel pieno di una follia. Ci deve essere l’attenzione del garante della Costituzione perché in questo momento sta venendo totalmente calpestata. Basta leggerla.
A me interessa poco della responsabilità penale, civile, erariale. A me interessa la responsabilità politica, perché Conte avrà adottato a nostro giudizio delle misure incostituzionali, ma qualcuno probabilmente lo tiene in piedi, qualcuno tiene in piedi quella maggioranza, qualcuno ha interessi sottesi a che questa maggioranza produca quei documenti. Per cui non è che è lui l’irresponsabile, se il Parlamento rimane silente probabilmente c’è un concerto dietro che avrà questo modus operandi.
Queste nomine vengono fatte con decine e decine di Dpcm, però nessuno si premura di specificare perché magari tu hai 3-4000 dipendenti che si occupano di quella materia e devi assumere comunque un altro soggetto dandogli decine di migliaia di euro. Su questo non si fanno sedute a reti unificate.
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