Nemmeno pensandoci a lungo sarebbero arrivati a tanto: si ricomincia il 20, no, anzi il 13. Torna la serie A, no, anzi la coppa Italia. Semifinali il 13 e il 14, finale il 17.
Breve riflessione: tutte e tre queste partite potrebbero risolversi ai supplementari che, dopo tre mesi di sosta, mi sembrano un rischio assurdo.
Ma il genio della lampada, non faccio il cognome, ha vinto la sua battaglia di quartiere. Il campionato ricomincia non da dove era rimasto.
Molte cose sono cambiate, come dimostra appunto questo calendario grottesco, l’Inter farà i tripli turni, prevedo urla feroci di Antonio Conte che già era contrario alla ripresa, figuratevi dopo il coniglio uscito dal cilindro di Spadafora and Gravina.
Resta il dubbio del protocollo, la quarantena fiduciaria, il confinamento per tutto il gruppo squadra che potrebbe essere rivisto e corretto se la curva del contagio dovesse scendere.
Comunque si rigioca, il pallone dovrà alleviare le nostre sofferenze (!?!?), non avremo il tempo di salutare un congiunto, pane e pallone. Per fortuna torneremo a vedere i calciatori.
Di ministri e presidenti, tutti, davvero tutti, non ne potevo e non ne posso più.
Tony Damascelli
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