La conferenza stampa tanto attesa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiarito alcuni dei prossimi passaggi dell’emergenza Coronavirus ma ha lasciato anche parecchie ombre. Tradite, ad esempio, le aspettative di chi sperava in una maggiore apertura delle attività produttive del Paese.
La sensazione di molti è che il Governo stia tirando il freno a mano più del dovuto con il rischio di una sovrapposizione di crisi: da sanitaria a economica.
Per affrontare la questione Luigia Luciani e Stefano Molinari hanno ascoltato il parere dell’onorevole Massimo Bitonci, deputato ed esperto economico della Lega.
“Il Governo non capisce cosa succede nel territorio. Il terrore e l’ansia di tutti commercianti e le partite Iva, che pensavano che dopo 15 giorni di lavoro di questa task-force si producesse un Dpcm con tutta una serie di misure per la ripartenza. Invece il nulla assoluto.
Tra ieri sera e oggi raccogliamo una delusione pazzesca da parte della gente. Va bene chiudere in periodi di crisi, ma adesso che i numeri sono diversi la gente lo vede come un tradimento.
E’ incredibile che le misure per i parrucchieri già ci sono, loro sono pronti a ripartire e si chiedevano quali siano le differenze rispetto ad altre attività. Il Governo ha una posizione che non tiene conto di quello che sta succedendo nel Paese. C’è un gravissimo problema di carattere economico e commercianti, artigiani e imprenditori non arrivano a fine mese“.
“Con ieri sera abbiamo capito che il Governo è completamente sordo, non ha capito cosa sta montando tra la gente. Siamo in democrazia e la gente è giusto che faccia capire la situazione economica reale in cui si trovano milioni di persone.
I venticinquemila euro sono una presa in giro. L’Abi ha chiarito questa mattina che come è stato scritto il decreto la copertura, la garanzia statale ed il merito del credito è solamente sul fondo di garanzia.
Ma la banca può anche rifiutare di dare i venticinquemila euro che Conte e Gualtieri continuano a ripetere che sono dovuti a tutti gli imprenditori. Questo non è vero perchè le banche respingono le richieste dei nostri piccoli imprenditori”.
“In Italia esiste un problema di diritti umani e democrazia. E l’abbiamo visto noi parlamentari in questi quarantasette giorni di attività alternata alla Camera e al Senato e quando l’opposizione ha offerto una collaborazione.
Ad esempio in tema di affitti avevamo inizialmente proposto una cedolare secca del 15% per i proprietari che avevano quindi un vantaggio fiscale se accettavano una riduzione del contratto d’affitto dal 30 al 50%. Il Governo inizialmente ha detto di sì e poi si è rifiutato.
Un’altra nostra proposta riguardava l’helicopter money… l’unica strada è sospendere le tasse perché inutile farle pagare a chi non può. Fare una pace fiscale perchè ci sarà un contenzioso incredibile.”
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