Quanti genitori possono dire di non averle già viste, quelle espressioni innocenti ma attonite di chi non comprendere la malizia in generale e tantomeno la malignità di questo virus?
Probabilmente in pochi fortunati dopo un mese ormai inoltrato di quarantena non hanno vissuto la sensazione di dover dare un perché ai più piccoli, chiedendosi se effettivamente approfondire sia la scelta giusta.
E’ ciò che si chiede anche la Dott.ssa Loredana Petrone, psicologa e psicoterapeuta – nonché collaboratrice della trasmissione “Io Le Donne Non Le Capisco” – nel suo nuovo libro “Zietta Liù e il coronavirus“, un’opera che fa luce su ciò che non smettiamo mai di sottovalutare, ovvero quanto la formazione di un bambino passi anche per ciò a cui attinge nell’ambiente domestico.
“Ritengo che sia fondamentale parlare chiaramente anche con i bambini più piccoli, essere totalmente trasparenti per consentire loro di condividere con mamma e papà le eventuali preoccupazioni o paure“, scrive la Petrone in una pagina del suo nuovo lavoro, precisando in seguito anche quanto sia controproducente far finta di nulla, al contrario di come molti pensano e agiscono: questa condizione potrebbe infatti generare uno stato di disagio nel bambino. Affermazioni come “non è nulla” oppure “non preoccuparti“ diventano disorientanti – afferma la psicologa – perché i piccini potrebbero sperimentare sia paura che inadeguatezza.
l libro spiegherà:
Scaricalo cliccando sul link:
https://www.flipbookpdf.net/web/site/24f5634b466d8fa9f4a98654da5950319dbb2e5fFBP19203047.pdf.html
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