E’ una delle emergenze più gravi del dopoguerra, secondo il Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, ma proprio per questo bisogna placare la psicosi e prendere le giuste decisioni per il paese. Un momento di unità e non di divisioni, insomma. Basta, poi, alle misure troppo restrittive nelle regioni che non ne hanno bisogno, attenzione sì, ma che non si diventi vittime dell’esagerazione.
Stefano Molinari e Luigia Luciani ne hanno parlato a ‘Lavori in corso’ con il Direttore Luciano Fontana. Ecco cosa ha detto in diretta a proposito degli ultimi aggiornamenti sul coronavirus nel nord Italia.
“Nella città di Milano si rivede un po’ più di vita e gente per strada, il Duomo ha cominciato a riaprire… Via via le aziende che avevano adottato misure di restrizione possono ragionare su quello che si può fare.
Abbiamo di fronte una vera emergenza come poche ne abbiamo avute nel nostro paese. Una delle emergenze più gravi del dopoguerra, se non addirittura la più grave in termini di sistema-paese per quello che riguarda le conseguenze economiche.
Circoscriviamo bene, facciamoci dire bene dagli esperti quello che dobbiamo fare, dove è necessario fare lo facciamo con intensità e serietà, dove non è necessario evitiamo che il paese tracolli, tracolli l’economia, tracollino pure i nostri rapporti sociali e le nostre vite. Dove non è necessario e indispensabile non diffondiamo psicosi.
Del governo non mi sono piaciute nei giorni scorsi le polemiche, le divisioni, i rimbrotti reciproci tra Stato e regioni. Questo è il momento dell’unità, di definire le misure di emergenza”.
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