Donald Trump ha deciso: c’è il piano di pace per il Medio Oriente.
Ora però pensare che la pace possa essere qualcosa che viene imposto unilateralmente potrebbe essere visto come una provocazione grave.
Quello che poi è bizzarro è l’idea di avere due stati in Palestina: ricordiamo che qui uno Stato c’è, quello di Israele, mentre l’altro sarebbe un conglomerato di città-stato senza alcuna continuità territoriale vera. Ci sarebbe infatti solo un’intermittenza assicurata da infrastrutture: un bersaglio fin troppo facile per chiunque.
I 50 miliardi di dollari promessi da Trump sarebbero inoltre il classico “piatto di lenticchie” scambiato per la primogenitura, è chiaro che i palestinesi rispondano picche.
“Se hanno un piano lo presentino pure” ha detto Mike Pompeo, ma un piano già c’è.
E’ stato discusso in diversi summit, tra cui quello di Oslo, in cui le precondizioni erano molto diverse.
Questo accade quando si tenta di risolvere queste cose da una parte sola, soprattutto quando quella parte è mossa da interessi. Non è questo quello che ci vuole: quello che è necessario è la volontà di queste nazioni di vivere confinanti e in pace.
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