E’ arrivato il momento di riassumere il numero di schiaffi presi dal nostro governo in seguito agli ultimi importanti risvolti di politica internazionale.
Quello arrivato dal segretario di stato Mike Pompeo, che si sarebbe dimenticato di telefonare a Di Maio dopo l’attacco in Iran.
O il caso della Libia, con l’Unione Europea che ha totalmente ignorato l’Italia: siamo quelli più prossimi allo stato nord-africano e quelli con più interessi da tutelare, eppure non è stata rilanciata nessuna unità di crisi a guida italiana.
Abbiamo centinaia di soldati in quella regione. Ci sono le installazioni Eni e siamo quelli più a rischio per l’escalation di migranti che arriverebbero da noi.
Adesso qualsiasi risvolto ci sarà sarà per noi un risvolto negativo.
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