Alle ore 20.00 di ieri è arrivato il provvedimento della gip di Agrigento Alessandra Vella su Carola Rackete. Dopo quattro giorni di arresti domiciliari la comandante della Sea-Watch 3 torna libera. Secondo il giudice non vi sono le condizioni per convalidare l’arresto di Carola Rackete: è stato escluso il reato di resistenza e violenza a nave da guerra poiché si è ritenuto che l’azione della capitana della Sea Watch 3 sia stata giustificata dalla “scriminante” dell’avere agito “all’adempimento di un dovere”, quello di salvare vite umane in mare.
Si è trattato di un provvedimento molto discusso che ha sollevato numerosi interrogativi sul caso di Carola.
Quale è il limite del rispetto della legge? Magistratura e politica, dove iniziano e finiscono i poteri dell’uno e dell’altro? Si può parlare di operazione politica da parte di una ONG?
Secondo il professore Enrico Michetti quello su Carola è un provvedimento di un magistrato che produrrà danni gravissimi per la futura attività amministrativa. L’Autorità è stata privata della forza per contrastare la violenza criminale.
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