La+quiete+prima+e+dopo+la+tempesta
radioradioit
/2019/06/la-quiete-prima-e-dopo-la-tempesta/amp/
Politica

La quiete prima e dopo la tempesta

A campagna elettorale finita, almeno ufficialmente, ci si dovrebbe sentire come negli endecasillabi del Leopardi. Sopravvissuti, rasserenati, in attesa di ricostruire. A due giorni dal discorso del Premier Conte a Palazzo Chigi, invece, a regnare è quel tipo di quiete che precede la tempesta: quando è perfettamente chiaro che vento e acquazzone verranno giù violenti, ma ci si illude che avere un ombrellino in borsa possa bastare a restare asciutti.

Il Governo, l’elettorato, la nazione, in Italia tutto è diviso. Da una parte un ex-quasi-premier che con la confermata fiducia (80% Rousseau) del suo 17% (Europee) si dice pronto a collaborare. Dall’altra un quasi-forse-premier che si fa desiderare e che una risposta concreta all’ultimatum del Presidente del Consiglio non l’ha ancora data.

Se è vero che in medio stat virtus, a Giuseppe Conte spetta il ruolo della virtù e secondo i sondaggi il Premier non è neanche messo così male. L’analisi di Demopolis ci fa scoprire un 48% di apprezzamento per il suo discorso in conferenza stampa e un 51% di fiducia nei confronti di questo confuso governo gialloverde, preferito all’ipotesi di tornare alle urne.

Demopolis: il futuro del Governo Conte nella percezione degli italiani – www.demopolis.it

Ma perché questa ascesa di gradimento nei confronti di Conte? Come si è passati dal ritenerlo il pupazzo di due ventriloqui a nuovo leader, adesso credibile, della nazione?

Il lungo preambolo all’aut-aut del Premier per il popolo italiano è stato come una monetina lanciata in aria a testa o croce: in attesa della decisione del fato si è delineata bene in mente la conclusione auspicata. Si dimette? Non si dimette. E se si dimette?

Al di là degli slogan, insomma, gli italiani hanno bisogno di un papà affidabile e rassicurante che faccia almeno capire di avere in mano la situazione.

Lungamente sottovalutato, l’elettorato ha compreso il gioco politico di opposizione rivoluzionaria, ascesa al governo e fuga dagli schermi che ciclicamente si ripete al Governo e che nulla apporta al miglioramento della qualità della vita di chi può solo adeguarsi al crescere e finto diminuire delle tasse.

Quiete leopardiana? Quiete meteorologica? In quale delle due l’Italia si trovi si sa già, ma il cielo è ancora soltanto nuvoloso e in borsa, ben conservato, c’è l’ombrellino.

Redazione

La redazione di Radio Radio informa quotidianamente i visitatori del portale con le notizie più importanti della giornata in collaborazione con Adn Kronos, una delle più importanti e autorevoli agenzie di stampa del mondo.

Recent Posts

  • Sport

Alcaraz inguaia Sinner, arriva il colpo di grazia

La rivalità tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner continua anche a distanza: il tennista spagnolo…

2 ore ago
  • Speciale 3

Con questo mix rivoluzionario cuscini e divani saranno sempre profumati: puoi anche non usare la lavatrice

Cuscini e divani sempre profumati con questo mix fai da te e naturale: la differenza…

3 ore ago
  • Featured

Lectio magistralis di Preterossi in Senato ▷ “L’UE? Diciamo le cose come stanno: non è uno Stato”

Roma, 18 giugno 2025 – Il professor Geminello Preterossi, ordinario di Filosofia del diritto all’Università…

4 ore ago
  • Sport

McTominay, niente da fare: la decisione fa infuriare i tifosi del Napoli

Delusione per uno dei centrocampisti più forti del campionato di Serie A: McTominay snobbato nonostante…

4 ore ago
  • Attualità

La Rai nel 2016 mostrava “l’altro volto” del conflitto ucraino ▷ La reazione del prof. Michetti

Un servizio RAI del 2016 mostrava una narrazione molto diversa da quella diffusa dai media…

5 ore ago
  • Featured

Lazio, l’indice di liquidità blocca il mercato ▷ Di Giovambattista: “A breve ci saranno nuovi parametri favorevoli”

La Lazio cerca soluzioni per completare la rosa da consegnare in ritiro a Sarri. Il…

5 ore ago