“Offerta del Psg per Milinkovic-Savic? Non conosco il suo prezzo, non ne ho idea. Non posso parlare di qualcosa che non è concreto o reale“. Tare sembra schietto, come schiette sono le frenate di Lotito nei confronti delle pretendenti di Milinkovic-Savic, ma in genere in questi casi si può rilanciare.
Invece stavolta, al primo contrattacco della Lazio tutte le pretendenti sembrano essersi ritirate, qualche pista si è sensibilmente raffreddata, ma tant’è: dalle scorse ore in cui Milinkovic sembrava a un passo dall’addio si passa all’attuale situazione, in cui non è improbabile un addio, ma comunque la Lazio sembra essere padrona del suo destino.
“Per ora non c’è nulla da dire, perché non c’è nessuna discussione“, complici forse le pretese di Lotito, superiori a questo punto ai 75 milioni offerti dal PSG: anche i qatarioti stavolta si sono spaventati.
Io credo che in questi giorni abbiamo assistito ad una campagna acquisti del Real Madrid che però prescinde dall’acquisto di un centrocampista del calibro di Milinkovic. La Juventus ha preso Ramsey e in questo momento è concentrata su Rabiot e De Ligt, il PSG invece ha la capacità di spesa richiesta per intavolare una trattativa, ma allo stato attuale non risulta che sia così interessato a Milinkovic Savic da accettare una spesa particolarmente onerosa. Il mercato è fatto anche di questi periodi ma nulla esclude che nella prossima settimana ci sia un ritorno di fiamma nella trattativa. Al momento di offerte allettanti e concrete per la Lazio – che non ha alcun bisogno di cederlo – non ce ne sono.
La situazione è questa, Il Real Madrid ha abbandonato la pista, la Juventus forse, quindi ci sono poche squadre che lo possono andare a prendere. Anche perché bisogna vedere se a questi club serve un giocatore come Milinkovic: il Barcellona non lo prenderà mai, per il modo di giocare che hanno. Credo siano rimaste due o tre squadre che possono tirar fuori 80-90 milioni di euro. Non penso che sia un problema di soldi, quando hai la sicurezza del denaro magari vuoi andare in una squadra in cui si vince di più, ma è anche giusto che un giocatore possa pensarlo
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