In questo periodo frastornato dal mercato degli allenatori e non, nonché dalle vicende dirigenziali, il calcio italiano sta rifiatando grazie alle due squadre che mai come ora sono uscite dall’anonimato della stampa per le loro imprese sul campo: parliamo delle azzurre e degli azzurrini nazionali.
Primeggiano le donne nel loro girone, iniziano nel migliore dei modi i ragazzi di Di Biagio, battendo olandesi Spagna dei fenomeni con un Chiesa che si conferma uomo squadra (e uomo mercato, ma questa è un’altra storia).
Delude Zaniolo, mandato KO dal disattento estremo difensore avversario Unai Simon, che prende il centrocampista ma manca il pallone su tiro cross di Chiesa. Chi non delude – oltre Chiesa – è Lorenzo Pellegrini, autore del 3-1 dagli undici metri, suggellando la fine di un match iniziato col dominio del Tiki Taka marchio di fabbrica della Roja e finito all’insegna della tattica e del pragmatismo italiano.
Ieri sera ho visto cose importanti, ho avuto la conferma di una cosa che sapevo già e che sostengo da tanto tempo, cioè che Chiesa è un giocatore lunare. E’ invece un momento un po’ così di Zaniolo, mentre Pellegrini non ha affatto giocato male.
Penso che ci sia stata una bella reazione, gli altri avevano un’identità che noi abbiamo solo a tratti, però hai dei giocatori che possono fare la differenza e Chiesa è uno di quelli: rispetto a quando gioca in Nazionale A, qui sembra il papà di tutti perché ha una forza, un’esperienza e una personalità trascinante.
Ha sofferto tanto la prima mezz’ora eh, ha subito tanto il palleggio. Sul gol di Chiesa non scherziamo su, va bene esaltare il giocatore nostro ma mi sembra che il portiere potesse fare qualcosa in più. Ah era sorpreso? E in porta che ci sta a fare? Mi fanno ridere quando dicono certe cose, i portieri stanno lì a parare i tiri. Detto questo i giocatori di qualità poi fanno la differenza. La Spagna ha un collettivo migliore secondo me, noi abbiamo qualità e fisicità diversa, detto ciò il 3-1 è meritato, un bel risultato.
Questa Nazionale può fare molto bene anche se ha cominciato un po’ così a causa sia dell’entusiasmo che di qualche gamba poco solida, perché ricordo che esistono le emozioni soprattutto nei più giovani. La Spagna in quei 25-30 minuti ha dimostrato molto, poi è venuta fuori l’Italia e forse in quest’europeo ora si farà sentire maggiormente.
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