Gli Stati Uniti si sono messi “contro 82 milioni di iraniani, non contro il governo” di Teheran, e “quello che gli Usa stanno facendo oggi non è solo una guerra (economica), non sono solo sanzioni, ma crimini contro l’umanità perché stanno bloccando i nostri acquisti di medicinali e generi alimentari e stanno impedendo ai malati di spostarsi all’estero” per cure mediche. Lo ha sostenuto il presidente iraniano, Hassan Rohani, intervenuto dalla provincia dell’Azerbaijan Occidentale.
Rohani, stando alle dichiarazioni diffuse dalla presidenza iraniana, ha evidenziato come “gli americani avrebbero potuto prevedere deroghe alle sanzioni per i medicinali e i generi alimentari”. Il presidente ha poi descritto gli Stati Uniti come “la più grande potenza arrogante” al mondo e l’Iran come il “simbolo della fede, della dignità e dell’indipendenza”.
“L’inaugurazione di grandi progetti in un periodo in cui gli Stati Uniti fanno del loro meglio contro di noi – ha incalzato Rohani – dimostra la forza del nostro popolo”. Secondo l’agenzia ufficiale Irna, il presidente si è recato nell’Azerbaijan Occidentale per inaugurare “27 progetti infrastrutturali”.
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