Dopo giorni di incertezza, arriva il via libera per la cittadinanza a Ramy Shehata. Parola di Matteo Salvini, che ieri ha dato il suo benestare al piccolo eroe del bus dato alle fiamme a San Donato Milanese, presto cittadino italiano a tutti gli effetti. “Sono contento. Penso di meritare la cittadinanza italiana, ma questa notizia non me l’aspettavo”, il commento del giovane all’Adnkronos, che oggi – insieme ad altri quattro compagni di scuola e a 12 carabinieri – sarà ospite del Viminale.
Con lui, i militari coinvolti nell’operazione sullo scuolabus sequestrato dall’autista Ousseynou Sy e i compagni della scuola media ‘Vailati’ di Crema che hanno contribuito con le loro azioni a salvare alunni e professori da una incredibile tragedia. Si tratta di Adam, che dopo aver nascosto il telefonino al terrorista è riuscito a chiamare i carabinieri, fornendo indicazioni utili; Aurora, che presa in ostaggio manteneva la calma e il sangue freddo; Fabio, che ha parlato con il terrorista cercando di dissuaderlo e tranquillizzarlo; Nicolò, che si è offerto come ostaggio dopo la richiesta del terrorista.
L’ok di Salvini alla cittadinanza a Ramy è arrivato ieri durante la registrazione del Maurizio Costanzo Show: “Sì alla cittadinanza a Ramy – ha detto il ministro dell’Interno – perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo Paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare”. Oggi l’incontro.
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