Il giullaresco governo della destra bluette neoliberale filo-atlantista e filo-bancaria di Giorgia Meloni ci fa un bel pacco di Natale, come usa dire. Leggiamo infatti che in manovra è prevista l’introduzione di una tassa di 2 euro sui pacchi dal valore inferiore ai 150 euro. Si spiega che la razio di questa scelta riposa nella volontà di contrastare il più possibile l’arrivo di merce straniera segnatamente dalla Cina. A noi tuttavia sembra che la verità sia ben altra. Ancora una volta il giullaresco governo della Destra anzi della Destra neoliberale colpisce spietatamente i ceti medi e le classi lavoratrici con balzi e balzelli rivelandosi invece docile rispetto ai signori del capitale multinazionale finanziario.
Un governo che fosse autenticamente patriottico e strenuo difensore dell’interesse nazionale come quello di Giorgia Meloni dice di essere dovrebbe colpire con tassazioni adeguate il grande turbo capitale finanziario e multinazionale vale a dire il patriziato cosmopolitico rappresentante la classe dominante su scala planetaria e invece ovviamente non viene posta in essere una sola misura che vada anche solo minimamente a intaccare l’interesse dei grandi signori del capitale, i quali non di rado figurano a tutti gli effetti come evasori a norma di legge considerato il peso fiscale pressoché nullo a cui sono sottoposti. Come sempre dietro lo sbandierato patriottismo di questo sgangherato e claudicante governo si nasconde il liberismo unito all’atlantismo più radicale. Ciò mi permette di ribadire una volta di più e se ancora ve ne fosse bisogno che Destrash e Sinistrash, figurano oggi come le due parti fintamente alternative che tutelano sempre solo l’interesse dell’alto vale a dire della plutocrazia neoliberale e del patronato cosmopolitico e che congiuntamente colpiscono spietatamente il basso delle classi lavoratrice dei ceti medi.
Una volta di più l’ordine neoliberale figura simile a un’aquila con una doppia apertura alare: Destra e Sinistra rappresentano infatti le due ali dell’aquila turbocapitalistica e del suo massacro di classe ai danni dei lavoratori e dei ceti medi. Ciò avviene secondo una vera e propria guerra di classe gestita univocamente e monopolisticamente dall’alto contro il basso grazie anche al trucco dell’alternanza senza alternativa tra una destra e una sinistra ugualmente organiche al blocco oligarchico neoliberale. Non chiamateli dunque patrioti o sovranisti, il loro patriottismo è di carta pesta e nasconde al proprio interno il più radicale e spietato liberal atlantismo.
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