La+crociata+di+Mattarella+sull%26%238217%3BUE+non+sta+pi%C3%B9+in+piedi%3A+%C3%A8+ora+di+abbandonare+la+nave+che+affonda
radioradioit
/2025/09/unione-europea-mattarella-europa-narrazione/amp/
Blog

La crociata di Mattarella sull’UE non sta più in piedi: è ora di abbandonare la nave che affonda

In un recente intervento, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha solennemente dichiarato che l’Unione Europea è nata per superare le logiche della guerra. Parole nobili, certamente, ma che sembrano in contrasto con la realtà odierna dell’Unione. Appare infatti una discrepanza palese tra l’ideale nobilitante dell’Unione e la sua concreta attuazione.

L’ideale fondativo dell’Unione e la realtà effettuale

Come non avrete certo obbliato, uno dei pilastri ideologici fondativi del costrutto dell’Unione Europea era l’idea secondo cui essa ci avrebbe protetti dal ritorno delle guerre. Eppure, oggi più che mai, questo appare come un desideratum disatteso dalla realtà effettuale. Con buona pace delle retoriche propagandistiche, l’Unione sembra piuttosto propiziare il conflitto con la Russia, invece di porci al riparo da ogni belligeranza.

La narrazione logora e la propaganda bellica

La narrazione, ormai logora, secondo cui la Russia di Putin sarebbe in procinto di invadere l’Europa, appare a tutti gli effetti – a ragion veduta – una strategia propagandistica. Una strategia tesa a preparare l’opinione pubblica europea a un conflitto voluto da Bruxelles, camuffato come risposta difensiva agli appetiti belligeranti di Mosca.

Il rearmamento europeo e le derive belliciste

Che dire poi del folle e manicomiale piano del Rearm Europe, varato dalla signora von der Leyen, sacerdotessa dei mercati apatridi e vestale del turbocapitalismo sans frontières? E cosa pensare della smania di Sire Macron di inviare truppe europee al fronte, a immolarsi per i cosiddetti valori dell’Occidente – o meglio, dell’Uccidente liberal-atlantista? Valori che, nel contesto del compiuto nichilismo, si riducono alla finanza au uoc, alla competitività e alla distruzione delle identità.

Un’Unione tecnorepressiva e la sua negazione dell’Europa

Al di là del vitreo teatro ideologico e delle narrazioni, l’Unione Europea si configura sempre più chiaramente come un apparato tecnorepressivo, che nega l’idea stessa d’Europa. Chi ha realmente a cuore la storia dell’Europa e il suo progetto storico dovrebbe opporsi all’Unione, che oggi rappresenta la sua più perversa negazione. Non si tratta più di salvare l’Unione e l’euro “whatever it takes”, come disse l’euroinomane delle brume di Bruxelles, lunto dai mercati, Mario Draghi. Si tratta, semmai, di salvarsi dall’Unione Europea e dall’euro, prima che abbia inizio la lunga notte che non ha mattino.

Diego Fusaro

Recent Posts

  • Sport

Lazio-Milan, ‘A Botta Calda’ ▷ “Vittoria contro una squadra importante! Coppa? Un sogno. E Sarri…”

Dopo le tante polemiche arbitrali dei giorni scorsi, Lazio e Milan sono scese nuovamente in…

6 ore ago
  • Featured

“Conferma altri contatti di Speranza con l’OMS?” ▷ Tensione in Commissione Covid dopo la domanda a Zaccardi

Dall’ultima audizione in commissione Covid di Goffredo Zaccardi, ex capo di gabinetto del ministro Roberto…

10 ore ago
  • Sport

Annuncio Sinner, mondo dello sport scioccato: “Non è ancora arrivato”

Il campione azzurro, pronto a riprendere la preparazione a Dubai, è al centro dell'ennesima polemica…

11 ore ago
  • Sport

Intervista esclusiva a Mogol: “Battisti? Pensavo non fosse un granché! Lazio? Un’emozione…”

Mogol, pseudonimo di Giulio Rapetti Mogol, è a tutti gli effetti una colonna portante della…

12 ore ago
  • Sport

Terremoto Milan: intervento chirurgico e lungo stop

Un infortunio a lungo termine si prospetta per questo calciatore, che dunque dovrà essere sostituito…

12 ore ago
  • Featured

Cicalone racconta l’imboscata in metro alla Camera ▷ “Non la prima. Colpirli io? L’avrei pagata cara”

Lo scorso 13 novembre, lo youtuber Simone Cicalone, noto per il suo impegno nel documentare…

13 ore ago