Il triangolo di mercato tra Lookman, Atalanta e Inter si infiamma, e lo fa in modo sempre più rumoroso. Dopo le voci insistenti su un possibile trasferimento dell’attaccante nigeriano in maglia nerazzurra e i segnali social del giocatore, arriva finalmente la replica ufficiale da parte della Dea. A parlare è l’amministratore delegato Luca Percassi, che ha scelto la conferenza stampa di presentazione di Sportiello per chiarire i contorni di una vicenda che ha acceso i riflettori del calciomercato estivo.
“È una buona occasione per chiarire cosa è successo” – ha spiegato Percassi. E il chiarimento arriva dritto al punto: già nell’estate 2024, a fronte di un’offerta da 20 milioni del Paris Saint-Germain, Lookman aveva chiesto la cessione.
A quel punto, l’Atalanta si era detta disponibile ad accontentarlo, ma a precise condizioni, condivise con il giocatore:
Alla luce di questi accordi, l’apertura del giocatore nei confronti dell’Inter viene vissuta come una rottura unilaterale del patto. Percassi lo dice senza giri di parole: “Oggi la situazione che conoscete è ben diversa”.
L’AD dell’Atalanta non accetta l’accusa di promessa non mantenuta e rilancia: “Siamo una società credibile. I nostri impegni li abbiamo rispettati. Ma è sempre la società Atalanta a decidere”.
Un messaggio chiaro, indirizzato a Lookman e a tutti i pretendenti: nessuno andrà via senza una valutazione autonoma e strategica da parte del club. Altro che cessioni su richiesta.
La situazione si è però deteriorata negli ultimi giorni. Dopo il no dell’Atalanta all’offerta dell’Inter, Lookman ha scelto la via pubblica per forzare la mano, chiedendo la cessione tramite i social. Un gesto che ha acuito le tensioni, rompendo definitivamente l’equilibrio tra società e giocatore.
Se da una parte c’è l’Inter, pronta a cogliere l’occasione, dall’altra c’è una Dea ferma sulle sue posizioni, decisa a non svendere il suo talento, soprattutto dopo le prestazioni da protagonista nella scorsa stagione.
Atalanta e Lookman, da favola sportiva a scontro aperto. I nodi vengono al pettine, e la strategia della società bergamasca è chiara: nessuno può mettere in discussione le regole interne e l’autorità decisionale del club. Nemmeno uno dei suoi pezzi più pregiati.
E intanto il mercato osserva, in attesa del prossimo capitolo della telenovela estiva più calda della Serie A.
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