ROMA, ESPLOSA UNA POMPA DI BENZINA – Paura al Prenestino, dove questa mattina una potente esplosione ha scosso un’intera zona della Capitale. Una deflagrazione avvenuta presso un distributore di carburante in via dei Gordiani ha causato il ferimento di almeno 40 persone, fortunatamente nessuna in condizioni gravi. Ma l’impatto è stato fortissimo: il boato è stato avvertito in diversi quartieri di Roma.
L’incidente è avvenuto intorno alle 8:00 del mattino, mentre i vigili del fuoco erano già presenti sul posto per un precedente intervento su un mezzo pesante che avrebbe danneggiato una conduttura. Pochi istanti dopo il loro arrivo, l’esplosione ha sconvolto l’intera area.
Secondo le prime ricostruzioni, il cedimento di una pompa di una cisterna sarebbe all’origine della deflagrazione. L’impianto, in quel momento, era in fase di rifornimento. Le autorità non escludono che a innescare la gigantesca esplosione possa essere stato il gas fuoriuscito dal sistema.
“Sembrava una bomba, un attentato”, racconta una residente visibilmente sotto shock.
Subito dopo l’esplosione si è alzata una densa colonna di fumo nero, visibile da gran parte della città. Decine di cittadini hanno subito contattato i numeri d’emergenza, spaventati dal fragore e preoccupati per le possibili conseguenze.
Nel frattempo, le fiamme si sono estese anche a un deposito giudiziario adiacente al distributore, provocando altri danni strutturali e rendendo ancora più complicate le operazioni di soccorso.
Il bilancio provvisorio è di 40 persone ferite, trasportate nei principali ospedali della Capitale. Nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita. Alcuni sono stati soccorsi direttamente dai carabinieri intervenuti sul posto, che hanno anche evacuato l’area coinvolta.
Tra i feriti anche un carabiniere del Nucleo Radiomobile, colpito in modo lieve durante le operazioni di emergenza.
“Mia madre si è tagliata alla gamba per l’esplosione dei vetri, c’erano schegge ovunque”, ha raccontato una giovane residente della zona.
Il Gpl, composto da propano e butano, può essere pericoloso per la salute anche in assenza di incendio visibile. Se inalato in grandi quantità, può causare nausea, mal di testa, vertigini, fino a perdita di coscienza o asfissia per carenza di ossigeno. Il contatto diretto con il liquido a bassa temperatura può provocare ustioni da freddo e gravi lesioni cutanee.
A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) dopo l’esplosione al distributore di via dei Gordiani a Roma.
Il gas, essendo incolore e più pesante dell’aria, tende ad accumularsi nelle aree basse (come cortili o interrati), dove può formare sacche pericolose anche a distanza di ore dall’evento.
L’esplosione ha inoltre rilasciato in aria fumi tossici e particolati sottili (PM2.5, PM10, VOC), che possono irritare le vie respiratorie, aggravare patologie preesistenti come asma o bronchiti, e aumentare il rischio di problemi cardiovascolari.
“Chi vive o lavora nella zona deve seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità”, avverte il presidente Sima, Alessandro Miani. “Finestre chiuse, mascherina FFP2 se si esce e attenzione a sintomi come tosse, bruciore agli occhi, mal di testa o fiato corto. In questi casi, rivolgersi subito al medico o al centro antiveleni”.
Sima chiede infine controlli ambientali urgenti su aria, suolo e acque di spegnimento, per verificare la presenza di sostanze tossiche residue.
Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Eugenio ha ricevuto tre persone ferite, tutte con fratture significative che hanno comportato l’attivazione dei codici di emergenza rosso e arancione. Nel frattempo, presso l’Unità Operativa Complessa Grandi Ustionati dello stesso ospedale, sono attesi due pazienti trasferiti da altre strutture sanitarie. Entrambi si trovano in condizioni cliniche gravi e sono attualmente sottoposti a ventilazione assistita, non respirando autonomamente.
È quanto riferisce l’ASL Roma 2, aggiungendo che i due pazienti verranno sottoposti a valutazioni approfondite una volta giunti in reparto. La Terapia Intensiva dell’Ospedale Sant’Eugenio resta in uno stato di massima allerta per garantire una pronta gestione di eventuali nuove emergenze.
“Si è trattato di un’esplosione conseguente a un ‘blif da gpl’ (un malfunzionamento dell’impianto del gas – ndr) equiparabile all’esplosione di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l’esplosione“. Così il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, in merito all’esplosione avvenuta a Roma, il quale ha anche chiarito che ci sono ancora delle verifiche in corso sulle cause.
“Le operazioni sono risultate molto difficoltose perché a fianco al distributore c’era un deposito di ambulanze che aveva all’interno delle bombe d’ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni“. Lo ha detto il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi sul luogo dell’esplosione a Roma. “Le cause sono in corso di approfondimento, l’area è stata messa in sicurezza“, ha aggiunto.
“In merito all’esplosione avvenuta questa mattina in via dei Gordiani, nella periferia est di Roma, esprimo la mia piena vicinanza alle persone coinvolte e alle loro famiglie. Siamo in costante contatto con le autorità competenti e con l’Ares 118. Alcune delle persone ferite hanno riportato ustioni e traumi, ma grazie al pronto intervento dei soccorritori, sono stati immediatamente trasferiti nelle strutture ospedaliere più vicine“. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “Voglio ringraziare pubblicamente i Vigili del Fuoco, gli operatori del 118 e tutte le forze dell’ordine che stanno lavorando senza sosta per mettere in sicurezza l’area e contenere i rischi – ha aggiunto -. La Regione Lazio è pronta a fornire ogni ulteriore supporto necessario, sia sul piano sanitario che su quello logistico. Seguiamo l’evolversi della situazione con la massima attenzione. Alla cittadinanza chiediamo di rispettare le indicazioni delle autorità e di evitare la zona per non intralciare le operazioni in corso“.
I vigili del fuoco stanno conducendo verifiche nei palazzi circostanti all’area dell’esplosione. Danni rilevanti: vetri rotti, infissi distrutti e detriti volati anche a decine di metri.
“La chiusura del serbatoio dell’autocisterna è stata ritrovata a 40 metri di distanza”, ha dichiarato Ennio Aquilino, direttore regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio.
Il questore di Roma, Roberto Massucci, ha confermato:
“Pare sia stato un incidente durante la fase di scarico del GPL. I nostri agenti, come anche altri soccorritori, sono stati investiti dall’esplosione. Fortunatamente nessuno risulta in pericolo di vita”.
Tre pattuglie della Polizia erano già sul posto al momento del fatto.
Anche il Pontefice, attraverso X, ha espresso la sua vicinanza:
“Prego per le persone coinvolte nell’esplosione nel quartiere Prenestino, nel cuore della mia Diocesi. Seguo con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente”.
Mauro Caliste, presidente del Municipio V, ha dichiarato:
“La mia prima preoccupazione è stata per i bambini del centro sportivo di fronte all’esplosione. Fortunatamente sono salvi, anche se spaventati”.
Evacuati anche palazzi vicini e alcune aree residenziali.
Attivato il monitoraggio dell’aria da ARPA Lazio. Raccomandazioni alla popolazione:
Secondo fonti ufficiali, nove agenti della polizia sono rimasti feriti. Nessuno di loro è in pericolo di vita.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha contattato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi:
“Solidarietà ai feriti e grazie a forze dell’ordine, vigili del fuoco e operatori sanitari”.
Testimonianze shock dei residenti:
“Mia madre si è ferita con i vetri esplosi” racconta Claudia.
“Siamo usciti in ciabatte, sembrava un attentato”, aggiunge Roberta.
Diversi cittadini riferiscono di aver visto “persone ricoperte di vetri”.
L’assessore Giuseppe Battaglia chiede interventi:
“Questo territorio è stato martoriato. Serve sicurezza e azioni concrete. Non conosciamo ancora le dinamiche esatte dell’incidente”.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi:
“Seguo con attenzione le condizioni dei feriti. Il coraggio dei soccorritori è stato straordinario”.
La Premier Giorgia Meloni scrive sui social:
“Sono in contatto con il sindaco Gualtieri. Esprimo vicinanza ai feriti e ringrazio chi è impegnato nei soccorsi”.
La Procura di Roma attende i primi rapporti ufficiali e aprirà un fascicolo per indagare sulle cause della deflagrazione.
Secondo le autorità, il tetto della cisterna è stato proiettato a oltre 300 metri. Quattro persone sarebbero rimaste ferite anche all’interno degli appartamenti vicini.
Sono 21 i feriti finora confermati, tra cui un vigile del fuoco. In azione dieci squadre VVF, anche per domare l’incendio che ha colpito un deposito retrostante.
La polizia locale ha evacuato due edifici e un centro estivo con 15 bambini a Villa De Sanctis. Anche il traffico è stato deviato e monitorato.
Almeno cinque persone, residenti nelle zone limitrofe, sono rimaste ferite. Il PMI (Posto Medico Avanzato) è operativo per assistenza.
“Sembrava una bomba, il terremoto”, racconta Francesco. “Abbiamo capito che era un’esplosione solo dal fumo”, dice Paola, residente in via dei Gordiani.
Pezzi di struttura sono stati trovati a 300 metri. Presenti sul posto il presidente del Municipio e l’assessore alle Periferie.
Fonti di Palazzo Chigi confermano: “La Premier segue la situazione in contatto con il Sindaco di Roma e il Sottosegretario Mantovano”.
Tra i feriti ci sono anche un vigile del fuoco, otto agenti di polizia e un operatore del 118.
ATAC comunica: “La fermata Teano della Metro C è stata chiusa su disposizione delle forze dell’ordine”.
Facciate danneggiate, vetri esplosi, passanti feriti. L’incendio ha raggiunto anche un deposito giudiziario alle spalle della pompa di benzina.
Secondo alcuni testimoni, l’esplosione ha coinvolto anche uno sfasciacarrozze vicino, causando uno scoppio a catena di auto alimentate a GPL.
I primi soccorritori sono stati travolti dalla fortissima deflagrazione, mentre intervenivano per un camion che aveva urtato una conduttura. Alcuni passanti sono rimasti feriti.
Tre agenti sono stati portati d’urgenza negli ospedali. Vicino al luogo dell’esplosione c’è un asilo estivo, evacuato subito dopo il boato.
La fortissima esplosione avvenuta intorno alle 08:00 è stata avvertita in tutta la città, da Valle Aurelia a Montesacro.
Secondo i Vigili del Fuoco, il fatto è avvenuto per il distacco di una pompa da una cisterna.
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