La Guardia Civil spagnola ha diffuso nuovi dettagli sull’incidente in cui hanno perso la vita Diogo Jota e suo fratello, avvenuto pochi giorni fa in Spagna, sull’autostrada A-52 nei pressi di Zamora, non lontano dal confine con il Portogallo. Secondo quanto emerso, il calciatore del Liverpool era con ogni probabilità alla guida della Lamborghini Huracan coinvolta nel terribile schianto.
Le autorità stanno seguendo con decisione una pista ben precisa: gli elementi raccolti finora suggeriscono che fosse proprio Jota al volante della Lamborghini verde acido da 180.000 sterline. Secondo gli investigatori, il veicolo viaggiava a una velocità ben superiore al limite consentito di 120 km/h.
“Tutti gli accertamenti effettuati finora indicano che il conducente del veicolo coinvolto nell’incidente sia Diogo Jota”, ha affermato la Guardia Civil nella sua seconda dichiarazione ufficiale.
Stando alle ultime ricostruzioni, oltre al fattore legato all’eccesso di velocità, sarebbe stata la sfortunata esplosione di uno pneumatico durante un tentativo di sorpasso a far sì che l’attaccante portoghese perdesse il controllo della vettura, uscendo di strada e prendendo subito fuoco. Per i fratelli Jota, non ci sarebbe stato nulla da fare: l’autopsia ha infatti rivelato che i due sono morti sul colpo.
Secondo quanto riferito, gli investigatori stanno analizzando attentamente i segni lasciati dal battistrada dell’auto sul manto stradale, un elemento che rafforzerebbe l’ipotesi di eccesso di velocità al momento dell’impatto.
“La relazione dell’esperto è ancora in fase di elaborazione e finalizzazione. Tra le altre cose, la polizia stradale della Guardia Civil di Zamora sta esaminando il battistrada lasciato da una delle ruote del veicolo. Tutto ciò lascia supporre un possibile forte superamento della velocità consentita su quel tratto di autostrada”, ha dichiarato un portavoce.
Una volta conclusa, la perizia tecnica sarà trasmessa al tribunale di Puebla de Sanabria, che coordina le indagini.
Un altro dettaglio rilevante riguarda il motivo del viaggio: Jota e il fratello stavano tornando nel Regno Unito, ma non in aereo. Il numero 20 del Liverpool aveva recentemente subito un intervento ai polmoni e, su consiglio dei medici, aveva preferito evitare il volo, optando invece per il tragitto su strada.
Passano i giorni, ma dal punto di vista tecnico, e soprattutto umano, questa storia assume sempre più i contorni di una tragedia immane. che ha scosso inevitabilmente tutto il mondo del calcio e i suoi appassionati, ma non solo.
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