“Così parlò non Zarathustra” di Federico Nietzsche, ma Merz, il cancelliere teutonico da poco eletto e, peraltro, non senza difficoltà. Queste le parole, a nostro giudizio inqualificabili, pronunciate da Merz: “Solo con armi a lunga gittata Kiev può difendersi adeguatamente”.
Ebbene, sono proprio queste le surreali parole recentemente pronunciate dal cancelliere tedesco Merz, subito rilanciate urbi et orbi dai più letti e, soprattutto, più venduti quotidiani nazionali e internazionali. Ancora una volta, dunque, la Germania si conferma come lo Stato europeo più propenso al riarmo forsennato e alla prosecuzione della sciagurata guerra contro la Russia.
Una scelta che, sotto molti aspetti, appare letteralmente folle e insensata, soprattutto se si considerano i solidi rapporti commerciali che un tempo legavano Berlino e Mosca (rapporti dai quali la stessa Germania traeva benefici tangibili).
Eppure, la posizione oggi assunta da Merz si può leggere anche da un’altra prospettiva. Come abbiamo già avuto modo di osservare, la Germania aspira a rilanciare il proprio settore manifatturiero in crisi, in particolare quello automobilistico, e sembra volerlo fare proprio attraverso il riarmo. Berlino, insomma, non vede l’ora di potersi riarmare, un desiderio che, come sappiamo, le è stato precluso dal 1945 per ragioni storiche ben note.
Dopo la Seconda guerra mondiale, la Germania doveva restare in posizione subordinata. Aveva perso il conflitto e causato sciagure inenarrabili: era quindi impensabile che potesse tornare ad armarsi. Ma oggi, la guerra in Ucraina rappresenta per Berlino un’occasione ghiottissima, quasi un casus belli, per rialzare la testa e rimettersi in marcia verso il riarmo.
E sappiamo bene che, storicamente, ogni volta che la Germania si è armata, le conseguenze non sono state affatto positive. Non deve dunque sorprendere questa enfasi teutonica sull’urgenza del conflitto a tutti i costi, specialmente contro la Russia di Putin.
Quanto all’Ucraina, il “guitto” Zelensky (attore nato, con la A maiuscola) avrebbe forse fatto meglio ad esistere (nel senso etimologico del termine: uscire fuori) dalla scena bellica, e magari a sventolare bandiera bianca, come una volta, incidentalmente, gli suggerì anche Papa Francesco. E invece, pare proprio che il guitto di Kiev voglia proseguire la guerra a ogni costo, trascinando nel baratro la sua nazione e il suo popolo. Se non altro, può ora contare sull’appoggio sicuro di Merz. Chissà, forse Ucraina e Germania, lungo questo piano inclinato, scivoleranno giù insieme, abbracciate come due naufraghi.
Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro
In una sola mossa ho ottenuto pavimenti puliti, brillanti e profumati e al tempo stesso…
L'Inter pesca ancora dalla rosa della Lazio: la squadra di Chivu è vicina all'esterno che…
Il metodo giapponese che permette di eliminare il caldo dall'auto senza dover accendere l'aria condizionata:…
"I vaccini salvano sei persone al minuto", scrive con un presente indicativo il Corriere della…
La vecchia caldaia è passata di moda e sempre più persone la stanno sostituendo con…
Decisione presa e strategia già sicura: ecco come Gian Piero Gasperini ha deciso di intervenire…