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Racchette azzurre

In una Roma baciata dal sole e infiammata dal tifo, Jasmine Paolini ha firmato un’impresa che entrerà nella storia dello sport italiano. Non si è limitata a vincere. Ha dominato. Prima ha piegato la numero 3 del mondo, Coco Gauff, in una finale che ha avuto il sapore del trionfo epico, poi si è presa anche il titolo in doppio, al fianco di Sara Errani, con la naturalezza di chi ha capito di essere entrata in una nuova dimensione.

Due titoli, un solo torneo: Paolini vince tutto

Con il successo nel singolare (6-4, 6-2 su una Gauff irriconoscibile, travolta dalla potenza mentale e fisica dell’azzurra) Paolini ha risvegliato un’Italia tennistica che non festeggiava così dal 1985, quando Raffaella Reggi scrisse il suo nome sul trofeo romano. Ma Jasmine ha fatto di più: ha raddoppiato, tornando in campo nel doppio e alzando un altro trofeo con la Errani, battendo la coppia Kudermetova/Mertens (6-4, 7-5).
Il premio per il titolo, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, in singolare: 877.390 euro. Quello per il doppio: 200.280 euro. Totale: 1.077.670 euro. Una settimana d’oro, in tutti i sensi. Prima di Roma, Paolini aveva già raccolto oltre 9,7 milioni di dollari in carriera. Oggi, tra premi, sponsor tecnici (Fila, Head) e bonus federali, gli esperti valutano il suo patrimonio netto tra i 5 e i 6 milioni di euro, in rapida ascesa. Ma più del conto in banca, a crescere è il suo valore simbolico: Jasmine è diventata la nuova icona dello sport italiano al femminile.

Sinner cede ma rimane in vetta

Nel frattempo, anche sul fronte maschile il tricolore sventola alto. Jannik Sinner, sconfitto in finale da un irresistibile Carlos Alcaraz (6-7, 1-6), ha comunque firmato un’altra settimana da top player. Il suo assegno romano, sempre leggendo la Gazzetta, dice 523.870 euro, ma è la sua ascesa planetaria a fare notizia: dopo il trionfo agli Australian Open, il suo prize money ATP ha sfondato quota 27 milioni di dollari.

Fuori dal campo, il marchio Sinner è ormai una multinazionale: Nike, Rolex, Gucci, Parmigiano Reggiano, Lavazza, Technogym, Fastweb. L’altoatesino è molto più di un tennista: è un brand globale, un volto pulito e vincente che conquista anche i non appassionati.

Eppure, questa volta, la copertina se la prende tutta lei: Paolini, 29 anni, grinta da leone e sorriso da campionessa. La sua cavalcata al Foro Italico è stata una sinfonia perfetta, suonata sul campo più prestigioso d’Italia, con un pubblico che ha ritrovato entusiasmo, orgoglio e lacrime vere. Roma è sua. E forse, da oggi, anche un pezzo di futuro del tennis mondiale.

Elena Duranti

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