Nella parata svoltasi il 9 maggio a Mosca, per celebrare la grande vittoria della Russia nella Seconda Guerra Mondiale, Vladimir Putin e Xi Jinping erano insieme, uniti nel festeggiare la vittoria del passato e, allo stesso tempo, nel condurre la resistenza odierna contro la nuova barbarie a stelle e strisce dell’Occidente, o meglio dell’Occidente liberale atlantista.
Russia e Cina si presentano così, insieme, dalla parte giusta della storia, tanto in relazione al passato quanto al presente e al futuro. Da notare che Robert Fico, presidente slovacco, era l’unico europeo presente alla parata.
La signora Kaja Kallas, definita ironicamente “euroinomane delle brume di Bruxelles”, ha avuto il coraggio di riprendere pubblicamente Fico, affermando che con questa sua scelta egli si schierava “dalla parte sbagliata della storia”, sic. Ma, secondo tale logica, l’Unione Sovietica, di cui in quei giorni si celebrava la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, stava forse dalla parte sbagliata della storia? E dunque, per estensione, la parte giusta sarebbe stata quella della Germania nazista? È importante ricordarlo in questi tempi di revisionismo storico e di propaganda galoppante: se l’Europa fu liberata dal nazismo, il merito precipuo fu dell’Unione Sovietica, che più di ogni altra nazione pagò in termini di vite umane. Lo diciamo a dispetto della propaganda hollywoodiana, che mostra solo carri armati statunitensi intenti a liberare l’Europa.
È straordinario vedere per la prima volta uniti e coesi il dragone cinese e l’orso russo, stretti in una cordiale intesa che li pone in una condizione favorevole di collaborazione per resistere all’imperialismo e alla libido dominandi della civiltà dell’hamburger e delle sue colonie senza dignità, come l’Unione Europea. Insieme, Russia e Cina onorano il passato dell’Unione Sovietica e offrono una speranza viva all’umanità. Il modello dell’americanizzazione coatta del pianeta sembra essere giunto al termine.
Nuove forze sono oggi in grado di opporsi a questo modello e di promuovere un mondo multipolare, sottratto alla dominazione statunitense. La parte giusta della storia, per riprendere l’espressione della signora Kallas, non si trova oggi a Occidente. A questo proposito, si ricorda un surreale articolo comparso in questi giorni su L’Inchiesta. Un articolo che mostra chiaramente la natura dell’ideologia dominante e della propaganda zelante. Secondo questa narrazione, Piazza Rosso Bruna, teatro della parata militare di Putin, servirebbe solo a spaventare l’Occidente. In realtà, ciò che è veramente osceno è la propaganda occidentale contro Russia e Cina, etichettate come potenze rosso-brune. La propaganda, ormai, sembra davvero non avere più confini.
RADIOATTIVITA’ – LAMPI DEL PENSIERO QUOTIDIANO CON DIEGO FUSARO
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