Il rito di annullamento dell’Anello del Pescatore e del Sigillo di Bergoglio ha suscitato quest’anno più di qualche polemica e curiosità, soprattutto per il momento in cui è stato eseguito e per alcune sue peculiarità.
Tradizionalmente, questo gesto simbolico segna la fine ufficiale di un pontificato e sancisce l’inizio della sede vacante, ma nel caso di Bergoglio, l’annullamento è avvenuto solo nell’ultima congregazione generale dei cardinali, la dodicesima, poco prima dell’apertura del Conclave, suscitando domande e perplessità.
Fino alla metà degli anni Novanta, l’annullamento prevedeva la distruzione fisica dell’anello e del sigillo di piombo, con colpi di martello e scalpello che rendevano impossibile il loro riutilizzo. Oggi, invece, si pratica un’incisione a croce su entrambi gli oggetti, un metodo meno drastico ma ugualmente efficace per invalidarli. Questa evoluzione nel rito riflette una tradizione che si adatta ai tempi pur mantenendo il suo valore simbolico e giuridico.
Il significato pratico dell’annullamento è chiaro: impedire che qualcuno possa falsificare documenti papali o emanare decreti con un sigillo non più legittimo.
Dal punto di vista teologico, invece, l’incisione della croce rappresenta la discontinuità tra un pontificato e l’altro, sottolineando che l’autorità papale non risiede in un oggetto materiale, ma nella persona eletta per volere dello Spirito Santo. Questo gesto garantisce che nessuno possa parlare a nome del Papa fino all’elezione del successore.
Un elemento di mistero ha riguardato la figura della donna che ha eseguito materialmente l’annullamento: una giovane calligrafa della Segreteria di Stato vaticana, la cui identità è stata gelosamente custodita. La scelta di affidare a lei questo compito, e il fatto che l’annullamento sia avvenuto così tardi, hanno alimentato speculazioni e qualche malumore all’interno della comunità cattolica, anche perché la prassi vorrebbe che l’annullamento avvenga subito dopo la morte o la rinuncia del Papa, per evitare atti papali emessi in extremis.
Il rito si è svolto nell’Aula del Sinodo, alla presenza del Camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, e del Collegio dei Cardinali, in un’atmosfera solenne ma accompagnata da un certo sorriso di circostanza del decano Giovanni Battista Re. L’annullamento ha così sancito definitivamente la fine del pontificato di Bergoglio, aprendo la strada al Conclave e all’attesa per il nuovo pontefice.
“Ma la cosa più interessante sono i sorrisi disinvolti del Cardinal decano Giovanni Battista Re, che ha detto “adesso è tutto annullato”. Ma cosa? L’antipapato di Francesco o il suo sigillo? Vedete che fino alla fine vi lasciano l’ambiguità, vi lasciano l’anfibologia?”, commenta Andrea Cionci, esperto di passaggi di consegne in Santa Sede sin dalla stesura dell’inchiesta Codice Ratzinger.
“Io spero che si riferisse solamente all’annullamento dell’antipapato di Francesco e che in questo conclave finalmente facciano i conti e venga fuori la questione della sede impedita di Benedetto.
Peraltro non tutti sanno questo, che sono due anni almeno che sto tempestando i musei vaticani, la biblioteca apostolica vaticana di e-mail, sia personali che attraverso storici dell’arte e miei colleghi, per sapere dov’è l’anello piscatorio di Benedetto XVI. Perché non ci fate vedere l’anello piscatorio annullato di Benedetto XVI? Hanno detto che era stato solamente biffato, graffiato, ma non spezzato come vuole la tradizione, però quest’anello non l’abbiamo mai visto”.
“Adesso invece questa cerimonietta così disinvolta con questa signorina che graffia il sigillo di Bergoglio e il Cardinale Re che, tutto sorridente, dice “tutto annullato”, è qualcosa di surreale. Spero e mi auguro che loro abbiano voluto dare un segnale chiarissimo del fatto che non era una cerimonia di annullamento di un anello piscatorio di un Papa, ma di un antipapa, un proforma per simboleggiare l’annullamento di tutto quello che ha fatto Bergoglio, perché la mossa geniale di Benedetto XVI è stata quella di rendere il legittimo Bergoglio fin da subito, non è che è decaduto da un certo anno in poi, fin da subito lui non aveva le carte in regola, non era il Papa, era semplicemente il sovrano dello Stato e della città del Vaticano e quindi tutto quello che lui ha fatto non è mai esistito, è tutto nullo, non è neanche da annullare come dice il Cardinale Re, perché è già nullo.
Come poi i matrimoni che non sono mai esistiti: non è che si annullano, è la stessa cosa per l’antipapato di Bergoglio, dovrà avvenire così per forza prima o poi”.
Finalmente gli utenti di WhatsApp possono dire addio al problema che li affligge quando utilizzano…
Fuochi d'artificio al question time odierno in Senato, dove si discutevano le mozioni sulla riforma…
Da quando il 28 maggio 2017, esattamente 8 anni fa, Francesco Totti ha calciato il…
Con Ikea port l'estate direttamente in casa con 5 decorazioni che costano davvero pochissimo: un…
Nelle ultime ore, in casa Roma, è tornato fortemente in auge il nome di Gasperini…
Lorenzo Musetti sorprende tutti durante la sua esperienza al Roland Garros. Il tennista toscano ha…