Un ritorno carico di significato, quello di Sergio Cragnotti al centro sportivo di Formello. L’ex presidente della Lazio, artefice dello storico Scudetto del 2000, è stato accolto con calore dalla società e dai media in occasione della presentazione del libro “Diluvio e Delirio – lo Scudetto più incredibile di sempre”, celebrativo del 25° anniversario di quel trionfo.
A riceverlo a Formello, il presidente Claudio Lotito. Cragnotti non metteva piede nel quartier generale biancoceleste da 22 anni.
Il 14 maggio del 2000 resta una data indelebile nella memoria collettiva del tifo laziale. Quello Scudetto, conquistato grazie al sorpasso sulla Juventus nel diluvio di Perugia, fu il culmine di un’epoca irripetibile. A guidare il club c’era proprio Cragnotti, che in pochi anni aveva trasformato la Lazio in una potenza del calcio europeo. In quel ciclo trionfale, la Lazio alzò al cielo anche due Coppe Italia, una Supercoppa Europea e una Coppa delle Coppe. Una gestione ambiziosa, forse irripetibile, che ancora oggi accende l’orgoglio dei tifosi.
Nel corso dell’evento, Cragnotti ha lanciato anche una riflessione sul calcio contemporaneo ai microfoni di Radio Radio: “Il calcio è diventato finanza pura. Quando lo dicevo io, tutti mi criticavano. Ora è esattamente così”. Una frase che riassume la sua visione lucida e critica di un mondo cambiato profondamente, dove il romanticismo di una presidenza visionaria ha lasciato spazio a modelli aziendalistici e fondi di investimento. Parole che pesano, soprattutto perché pronunciate da chi – con il suo coraggio e le sue intuizioni – aveva già intuito in anticipo la direzione in cui si stava muovendo il pallone.
L’omaggio a Cragnotti non è stato l’unico momento toccante della giornata. In occasione della cerimonia, la Lazio ha intitolato la nuova biblioteca del centro sportivo alla memoria di Flavio e Francesco Rosci, due giovani tifosi recentemente scomparsi. Un gesto simbolico per rafforzare il legame tra storia e presente, tra memoria e identità. L’evento, trasmesso in diretta sulla piattaforma ufficiale del club, ha rappresentato un momento di forte coesione per tutto l’ambiente biancoceleste, che ha potuto ritrovare uno dei protagonisti più iconici della propria storia in una giornata sospesa tra nostalgia e orgoglio.
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