Nei giorni scorsi è apparsa su La Repubblica — rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolita — un’imperdibile, si fa per dire, intervista a Lorenzo Guerini, già Ministro della Difesa. Guerini ha dichiarato, e il suddetto rotocalco lo sottolinea con lirica approvazione già nel titolo: «Il PD è dalla parte giusta, con Israele come già con l’Ucraina».
In questa frase è racchiusa, a mio avviso, tutta la catastrofe della sinistra sul piano delle relazioni internazionali. Come abbiamo cercato di mostrare nel nostro libro Sinistrash, il comunismo si è storicamente distinto per il suo schieramento politico dalla parte del lavoro contro il capitale, e per il suo sostegno convinto alle lotte patriottiche di liberazione nazionale contro l’imperialismo.
Oggi, invece, la sinistra metamorfico-kafkiana, ormai ridotta a fenomeno trash — da cui il neologismo sinistrash — non solo ha abbandonato le classi lavoratrici, schierandosi completamente con il capitale contro il lavoro, ma ha anche rinnegato il sostegno alle lotte di liberazione nazionale. Si è di fatto posizionata dalla parte dell’imperialismo, oggi nobilitato sotto le sembianze accattivanti dell’“esportazione della democrazia”, della “lotta al terrorismo” e dell’“estensione globale dei diritti umani”.
Sono, con tutta evidenza, semplici foglie di fico dietro cui si nasconde la brutalità dell’imperialismo tecnocapitalista, che cerca così di legittimarsi agli occhi di un’opinione pubblica sempre più teledipendente e tecnonarcotizzata.
Rovesciando l’enunciato di Guerini, si può affermare che il Partito Democratico ha scelto, al pari della destra liberale (ma questo non è certo sorprendente), di schierarsi dalla parte sbagliata della storia: quella dei rapporti di forza dominanti della globalizzazione americanocentrica, marchiata col sangue dell’imperialismo più brutale.
Per quanto riguarda Israele, le sue politiche corrispondono a quelle dell’imperialismo genocidario incarnato da Netanyahu. La vecchia sinistra rossa della falce e martello avrebbe senza dubbio difeso la causa del popolo palestinese e la sua lotta per la liberazione. Oggi invece, la new left, fucsia e padronale, si schiera apertamente con Israele e i suoi massacri disumani.
E per quanto riguarda l’Ucraina, ormai lo sanno anche i sassi: non si tratta di una guerra della Russia contro l’Ucraina, ma di un conflitto che l’Occidente — anzi, l’Uccidente liberale-atlantista — ha scatenato contro la Russia, usando l’Ucraina del “guitto di Kiev” (l’attore nato con la N maiuscola) come semplice instrumentum belli al servizio di Washington.
Anche in questo caso, la vecchia sinistra avrebbe preso posizione contro l’imperialismo americano, in difesa dei popoli resistenti. Ma l’attuale neosinistra arcobalenica si colloca stabilmente dalla parte dell’imperialismo occidentale, presentato come esportatore di civiltà, democrazia e diritti.
Non mi stancherò mai di ripeterlo, e lo sottolineo anche ora: se la sinistra ha smesso di interessarsi a Marx e a Gramsci, allora dobbiamo smettere noi di interessarci alla sinistra — per continuare, invece, sulle orme di Marx e di Gramsci, e della loro sacrosanta lotta dalla parte del lavoro e contro l’imperialismo.
Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro
Negli Stati Uniti, il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha comunicato la rimozione…
318 mila euro è lo stipendio da sogno previsto per questa nuova offerta di lavoro.…
JUVE-COMOLLI: CAOS TOTALE | In casa Juventus si parla di rifondazione, di nuovi progetti, di…
Clamoroso sulla panchina del Milan, alla fine è successo: dopo ben 11 anni dall'ultima volta,…
Novità a sorpresa per Max Verstappen. Il fortissimo pilota olandese potrebbe seriamente cambiare scuderia in…
La storia di Antonio Conte a Napoli è al centro di un vero e proprio…