Negli ultimi giorni, la decisione della giustizia francese di dichiarare ineleggibile Marine Le Pen ha scatenato un acceso dibattito in tutta Europa. Il provvedimento è legato a un’inchiesta sui presunti usi impropri di fondi europei per il pagamento di assistenti parlamentari, una vicenda che ha già coinvolto diversi esponenti del suo partito, il Rassemblement National. Secondo l’accusa, alcuni collaboratori retribuiti con fondi UE avrebbero lavorato per attività di partito in Francia, anziché svolgere le loro funzioni a Bruxelles.
Fabio Duranti ha evidenziato la sproporzione tra il provvedimento inflitto a Le Pen e il trattamento riservato a chi di milioni ne ha sprecati parecchi: “Viene dichiarata ineleggibile Le Pen per una questione perlomeno discutibile. A questo punto mi chiedo: gente come Giuseppe Conte, che ha commesso errori con i soldi dei contribuenti come i banchi a rotelle o il superbonus, dove dovrebbe stare?“
Daniele Capezzone rincara la dose: “Non solo hai ragione da vendere, ma mi sorge spontanea una domanda: quelli che applaudono a queste cose, no? Bene, hanno reso ineleggibile Le Pen, tutti contenti. Ma come fanno a non vedere che un numero sempre maggiore di cittadini pensa: ‘Guarda che non ce l’hanno con lei, ce l’hanno con noi, perché votiamo in un certo modo?”
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