Trump chiama Putin: “Oggi finisce definitivamente la contrapposizione USA-Russia” | L’analisi di Boni Castellane

Una chiamata di un’ora e mezza che finirà nei libri di Storia, staremo a vedere sotto quale luce.
Ma intanto Donald Trump e Vladimir Putin la Storia la fanno. Il resoconto da Mosca sul contatto nel pomeriggio ha toni meno ottimisti di quello di Washington, ma ci tiene comunque a sottolineare che i due capi delle principali superpotenze – se escludiamo la Cina – concordano su molte cose, come sulla necessità di un cessate il fuoco.
In realtà poi Mosca ha avanzato anche delle pretese, come quella di mettere in sicurezza un eventuale tregua. Vale a dire, cessate il fuoco sì, ma nel frattempo nessuno ne deve approfittare per riarmarsi. Come gli europei, alcuni dei quali sono scesi in piazza proprio per il riarmo.
Ursula Von der Leyen, in una giornata come questa, ha rotto l’atmosfera di pace con dichiarazioni quantomai interventiste: “Se l’Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra”.
“Ha fatto da imbonitrice come qualcun altro oggi”, commenta il giornalista Boni Castellane. “Bisogna convincere le masse, ormai sempre più limitate, che bisognerà contrarre debiti per comprare armi e riconvertire l’industria intessendo una narrazione che conduca da quelle parti”.

“Il secondo livello a mio parere è quello più misterioso. L’Europa si è probabilmente compromessa in Ucraina e c’è qualcosa che non sappiamo ma che può saltare fuori da un momento all’altro, nel caso in cui salti fuori la pace.
Poi il terzo: l’Europa non può sopportare che Donald Trump gli abbia rovinato l’assetto globale. L’Europa, ultimo baluardo della sinistra nel mondo, non può tollerare che abbia vinto la visione opposta alla sua. In questo momento è vincente il pensiero opposto al loro: non a caso ci sono le piazze più contraddittorie degli ultimi due secoli”.

Ma dalla chiamata di oggi tra Trump e Putin emerge anche altro, “cioè un dato epocale: la fine definitiva della contrapposizione tra USA e Russia.
In questa lunga telefonata non ci sono solo riferimenti all’Ucraina, ma si sta parlando anche di una ripresa dei rapporti diplomatici e di normalizzazione su lunga scala dei rapporti tra Stati Uniti e Russia, con ripresa dei rapporti diplomatici”.

L’analisi VIDEO a ‘Lavori in Corso’ | 18 marzo 2025