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“Scendere in piazza per la guerra? Qualcuno gli ha detto da dove prenderanno gli 800 miliardi?”

Alla manifestazione chiamata sulle colonne di Repubblica da Michele Serra parteciperanno diverse anime dell’opposizione, una diversa dall’altra. Già perché quella che doveva essere in blocco una richiesta sicurezza, è poi diventata un litigio tra i leader di sinistra. Prima era Europa senza se e senza ma, poi le cose sono cambiate di ora in ora. “Armi? Sì, ma solo per la difesa comune“, e fu così che il lodo Bonaccini fece il primo dietrofront. Arrivando dall’altra parte, a Laura Boldrini, secondo la quale “il riarmo d’Europa è una follia”.
Tutti in piazza non si sa bene per che cosa, ma nel frattempo la Von der Leyen va avanti col piano da 800miliardi per alimentare la macchina bellicista.
A ‘Un Giorno Speciale’ ha detto così il prof. Giovanni Frajese .

L’illusione della minaccia

“Non serve essere un genio per comprendere che la Russia non ha nessuna necessità di espandere i propri confini: hanno un territorio gigantesco, hanno risorse naturali incredibili e di fatto nonostante la maggior parte delle persone forse non se ne rende conto, in questi anni non è che hanno combattuto contro l’Ucraina, hanno combattuto contro l’Ucraina, contro l’Europa e contro l’America. Una pioggia di miliardi è arrivata sia dall’Europa che dagli Stati Uniti quindi probabilmente c’è stata anche una grossa sottovalutazione di quelle che sono le capacità russe o di un popolo che probabilmente è molto più duro rispetto a quello che noi siamo noi abituati a vivere in maniera completamente differente.

C’è anche il fatto che la situazione a livello geopolitico è abbastanza semplice, basta ricordare quello che successe a Cuba quando si pensava di poter piazzare lì i missili. Quello che sta succedendo in Ucraina non nasce oggi, va avanti da lunghissimo tempo, ed era ovvio che sarebbe finita in questa maniera.
E’ francamente un misto tra il drammatico e il ridicolo che adesso pensiamo in qualche maniera di portare sulle spalle nostre un conflitto che non ci appartiene, e che però viene spinto in maniera molto violenta sia a livello verbale che a livello propositivo soprattutto dalla Francia e dall’Inghilterra.
Mi fa piacere vedere che fino a oggi il governo italiano sembra non aderire a questa linea francamente folle, anche perché credo che la stragrande maggioranza della popolazione si ricordi che l’Italia è un paese che ha nella sua Costituzione il rifiuto completo della guerra. Anche questa forzata europeizzazione dell’Ucraina che è sempre stata parte diciamo di un di un mondo più oriente rispetto al nostro fino agli ultimi anni e adesso improvvisamente è diventata il cuore dell’Europa. Ci ricordiamo tutti cosa è successo a Chernobyl nell’epoca, quella era comunque piena Russia, nelle zone che sono state occupate in questo momento dai russi c’è oltre il 30% di persone che sono russofone, ma non sono semplicemente russofone, sono russi veri e propri, quindi la situazione è molto diversa da come è stata dipinta”.

“Patetico scendere in piazza per la guerra”

“Trovo patetico che si scenda in piazza tra tre giorni a favore – diciamolo – del riarmamento e della guerra, credo sarebbe un primo storico il popolo che va a chiedere di entrare in guerra. Ma è anche preoccupante, perché ciò non fa altro che mostrare il livello di controllo proprio attraverso i mezzi di comunicazione, la distorsione della realtà che cosa in qualche maniera è in grado di portare. Confido invece che dopo l’esperienza maturata in questi anni di menzogne appunto una grande percentuale delle persone possa aver aperto un pochettino gli occhi nel comprendere che ciò che ci viene narrato è una grossa menzogna fondamentalmente.

Ma è sempre una menzogna che ha bisogno del supporto delle persone. Cito spesso come esempio quello che successe in Inghilterra quando il governo pensò di mettere l’obbligo vaccinale ai medici e con una dignità ben distante da quella che abbiamo mostrato noi, la maggior parte dei medici – in 200mila – erano a Londra, buttarono le camicie per terra e dissero “se ci mettete l’obbligo noi lasciamo in blocco il sistema sanitario nazionale”.

Mi verrebbe da chiedere, ma questi 800 miliardi che vorrebbero impiegare nel riarmamento (non si sa bene nella costruzione di che cosa) da dove pensate che li andranno a prendere? Secondo me c’è da rifletterci, perché quello che la stragrande maggior parte delle persone non riesce neanche a mettere insieme è che poi alla fine le coperture chi le deve mettere, le dovrà mettere il popolo in qualche maniera, il che vuol dire un ulteriore peggioramento della qualità di vita e della capacità d’acquisto che abbiamo in questo momento”.

Un Giorno Speciale

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