La WADA, l’agenzia mondiale antidoping, ha fatto sapere di aver formalmente presentato ricorso alla Corta arbitrale dello sport per il caso Jannik Sinner, risultato positivo due volte al clostebol nel marzo 2024. La WADA fa appello contro l’assoluzione dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency), che lo scorso 19 agosto aveva scagionato il tennista italiano dall’accusa.
Il TAS aveva fatto poi sapere che nessuna contestazione era arrivata dall’agenzia mondiale antidoping.
E’ arrivata adesso: il ricorso, fanno sapere, è stato presentato il 26 settembre.
La WADA ritiene che l’assoluzione “nessuna colpa o negligenza” non sia corretta ai sensi delle norme.
Il team Sinner aveva parlato di una contaminazione accidentale, avvenuta quando il fisioterapista dell’altoatesino, dopo aver trattato una ferita con una crema a base di clostebol, aveva poi massaggiato il tennista senza guanti protettivi.
La notizia del ricorso arriva proprio mentre Jannik Sinner è in campo contro Roman Safiullin a Pechino.
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