Le Olimpiadi di Parigi 2024 non sono state esenti da sorprese ma piene di colpi di scena. Lo scontro tra Imane Khelif e Angela Carini, ha fatto nascere un dibattito sportivo, sociale e politico. E ora la goccia che fa traboccare il vaso è il Triathlon che ha portato amare conseguenze agli atleti in gara. Nonostante gli innumerevoli avvertimenti sui potenziali rischi che comporta nuotare in un fiume inquinato, Parigi non ha voluto sentire ragioni. “I valori della presenza di batteri nella Senna erano questa mattina leggermente superiori ai limiti previsti dalle linee guida per la balneabilità“. Prima della gara la Direttrice delle competizioni sportive di Parigi 2024, Aurélie Merle, aveva dichiarato che in base alle analisi dell’Escherichia Coli, il range era tra i 980 e 1553, quindi al di sotto del limite ideale.
Oggi il Belgio ha ritirato dalla competizione tutti i suoi atleti, dopo che nella giornata di ieri Claire Michel era stata colpita da un malore e ricoverata nel centro clinico del Villaggio Olimpico. Michel aveva svolto la prova individuale mercoledì nelle acque della Senna. In base a quanto riportano i media locali, alcuni atleti avrebbero contratto il batterio dell’Escherichia Coli. “Speriamo che per le prossime competizioni di triathlon ai Giochi olimpici vengano tirate le dovute conseguenze” dichiarano il Comitato belga e la federazione nazionale. La qualità delle acque del fiume è ancora inaccettabile per una balneazione sicura, nonostante siano stati spesi ben 1,4 milioni di euro per ripulirlo.
Ma non solo Claire Michel; anche altri atleti hanno accusato dei malori gravi dopo aver nuotato nella Senna: sono gli svizzeri Simon Westermann e Adrien Briffod, che hanno avuto sintomi di un’infezione gastro-intestinale. Il Comitato svizzero, a differenza di quello belga, ha accettato di far gareggiare ugualmente i suoi atleti. Il motivo risiede nel fatto che Hanspeter Betschart, responsabile medico di Swiss Olympics, non ritiene che esista un legame tra la balneazione nella Senna e i sintomi. Non c’è ancora assoluta certezza, ma sembra che lo stesso destino sia valso per un atleta norvegese che dopo la gara ha avvertito dolore addominale e vomito.
Secondo l’atleta si sarebbe trattato di intossicazione alimentare, mentre per il direttore sportivo della Federazione norvegese di triathlon Arild Tveiten probabilmente la causa è il fiume.
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