L’inno di un Paese rappresenta la sua comunità, il suo sentire comune. Ogni Nazione ha il proprio il canto, testi nati dai momenti storici fondamentali. Apprendere le parole dell’inno significa entrare in sintonia con l’essenza profonda, l’anima del Paese stesso. Nella logica della cultura Woke e della cancel culture, tali dinamiche sono interpretate in maniera completamente opposta.
In un recente articolo apparso su Repubblica, l’insegnamento dell’Inno di Mameli viene duramente criticato in quanto considerato una conoscenza superflua se non addirittura dannosa in quanto lontano dal sentire odierno, ad esempio le tematiche della parità di genere, ma soprattutto in quanto frutto di una forma di patriottismo nazionalistico pericoloso. Per il giornalista Tony Damascelli, tale deriva assume i tratti del ridicolo, divenendo una moda contagiosa e con gravi ripercussioni sulla nostra cultura e sul modo di sentirci parte di un comunità italiana.
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