È accaduto realmente nei giorni scorsi. L’Italia si è astenuta dalla risoluzione dell’Assemblea Generale ONU che riconosce la Palestina come qualificata per divenire membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Tra gli stati che si sono espressi analogamente figura anche l’Ucraina del guitto Zelensky, attore NATO con la N maiuscola, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood. La civiltà dell’hamburger e Israele hanno direttamente votato contro, come peraltro era ampiamente prevedibile. Una volta di più, va detto, l’Italia non perde occasione per coprirsi di vergogna e di ridicolo e per compiere una scelta che non saprei definire altrimenti se non scellerata e infame. L’Italia che vuole l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea e nella Nato è la stessa che ora vergognosamente si astiene rispetto all’ingresso possibile della Palestina nelle Nazioni Unite. Di fatto l’Italia, purtroppo, dà ancora una volta prova della propria viltà, che poi, tra l’altro, è un tratto ricorrente nella tormentata storia del Bel Paese.
Al cospetto del massacro osceno che sta avvenendo a Gaza, nel silenzio irresponsabile della comunità internazionale, era assolutamente doveroso esprimersi a favore dell’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Sarebbe stato un chiaro segnale, un chiaro e imprescindibile segnale. Paradossalmente, ci potremmo avventurare a sostenere che sarebbe stato meno indecoroso votare direttamente contro, come hanno fatto, secondo quanto già ricordato, la civiltà dell’ hamburger e Israele. Se non altro, la civiltà dell’hamburger e Israele, come usa dire, ci hanno messo la faccia e hanno espresso apertamente e senza infingimenti la propria linea sciagurata e scellerata. L’Italia invece sceglie ancora una volta l’inqualificabile gesto di Ponzio Pilato e se ne lava appunto le mani. Lascia intendere che della Palestina e del suo popolo non gliene importa letteralmente nulla e che però nemmeno ha il coraggio di prendere posizione apertamente, preferendo invece la posizione degli ignavi di dantesca memoria, che si muovono in un girone che nemmeno è infernale, nemmeno hanno il diritto all’accesso all’inferno, si muovono senza prendere posizione, vivono senza lode, senza infamia.
Possiamo dirlo allora senza tema di smentite e senza ambagi: vi è ogni giorno di più di che vergognarsi di essere amministrati da governi che, di Destra o di Sinistra che siano, sono semplicemente e puntualmente marionette al servigio di Washington. Governi incapaci di esprimere una posizione chiara, autonoma e soprattutto in difesa di chi è oppresso dall’imperialismo a stelle strisce che continua a celebrarsi come umanitario e come etico. Ciò desta ancora più indignazione se si considera che l’attuale governo si riempie spudoratamente la bocca di parole come patria, sovranità, interesse nazionale. Tutto questo è osceno senza tuttavia nemmeno riuscire a essere serio. L’Italia una volta di più riesce a coprirsi di ridicolo. Avrebbe dovuto difendere la Palestina e invece ancora una volta non la difende e anzi nemmeno ha il coraggio e l’onestà di dire che è apertamente contraria all’interesse del popolo palestinese. Insomma, difficile immaginare una posizione peggiore di quella assunta, ancora una volta, dalla nostra amata e tuttavia molto sciagurata Italia.
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