Poker di volti e d’espressioni; destini che ci verrebbero rivelati da una quadruplice mimica facciale anche se non stessimo vedendo le due partite: negli zigomi ossuti che fanno da cornice agli spilli che ha nello sguardo Luis Enrique; nella rabbia a un certo punto non più arginata del sanzionato Xavi; nella ipnotica tensione che sembra bucare gli schermi a ogni inquadratura di Diego Simeone e nei modi istrionici, con punte di strafottenza, di Edin Terzic.
Quattro tecnici, due destini diversi, per un certo aspetto non preventivabili prima che iniziassero le due gare di ritorno. Vanno a casa Simeone e Xavi, ovvero i due favoriti al termine delle gare di andata. Responsabilità anche loro, oltre che di giocatori che hanno sbagliato troppo, per il prestigio del nome del club e per l’entità dei loro ingaggi.
Paolo Marcacci
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